E’ a rischio la qualità dell’aria in Umbria: in quest’ultima settimana, infatti, le centraline di Arpa hanno fatto registrare valori di pm10 (il particolato) superiori ai limiti. Bollino rosso, anche oggi, per Perugia (70), Città di Castello (107), Magione (64), Foligno (159), Spoleto (52), Terni (120 a Le Grazie) e Narni (88), che sta dunque a indicare come la qualità dell’aria sia scadente. Nella pratica, è stato rilevato che i livelli sono aumentati in base ai dati percepiti da tutte le stazioni in Umbria collocate nelle aree urbane e utili a valutare gli impatti sulla qualità dell’aria prodotti dalle varie sorgenti urbane, come il riscaldamento e il traffico, nel loro insieme (fondo urbano) o dove il traffico rappresenta la sorgente prevalente.
La situazione nel resto d’Italia, anche a causa dell’assenza di precipitazioni nelle ultime settimane, non è migliore, tanto che le amministrazioni di alcune città, come Roma, Milano e Napoli, hanno già imposto, come da protocollo, il blocco del traffico nella giornata di ieri, domenica 11 dicembre.
La maglia nera per la qualità dell’aria in Umbria spetta dunque a Foligno, la cui stazione di rilevamento si trova a Porta Romana. Lì già da una settimana i valori di pm10 hanno superato la soglia di guardia, passando da 60 di lunedì 5 dicembre al 159 di ieri (la colonnina segnava i 107 sabato 10 dicembre).
Le previsioni per domani e dopodomani non sono delle migliori: nello specifico per la giornata del 13 dicembre, quando i valori del pm10 dovrebbero raggiungere, in base alle carte di Arpa, valori critici intorno alle 19 nelle zone di Perugia e Terni. La situazione dovrebbe comunque migliorare per mercoledì 14, quando il picco, seppur in un’area più circoscritta ma da localizzare ancora nella zona di Perugia, dovrebbe essere raggiunto per le 20. “Le previsioni – comunicano da Arpa – sono ottenute mediante l’utilizzo di un sistema modellistico che simula la dispersione e la trasformazione degli inquinanti in atmosfera, basato sul modello chimico-fisico Chimere. Il modello fornisce le previsione di concentrazione orarie elaborando i dati di emissione in atmosfera delle sorgenti presenti sul territorio regionale, le previsioni di qualità dell’aria fornite dall’Istituto francese INERIS per le zone confinanti con l’Umbria e le previsioni meteo fornite da Arpa Emilia Romagna. Il modello effettua la simulazione su una griglia composta da celle quadrate, ciascuna di lato pari a 5 km; il dato riportato da ogni cella è rappresentativo di un valore previsionale mediato all’interno di quest’area. Questo fa sì che il dato non sia direttamente confrontabile con le misure delle stazioni di monitoraggio, che hanno una diversa rappresentazione spaziale”.
Uno degli ultimi bollettini di Arpa dello scorso ottobre aveva già dato notizia della presenza di sabbie sahariane sull’Umbria che avevano causato l’innalzamento dei valori, in particolare nella parte meridionale della regione.
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