Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del’Umbria, in merito alla situazione Eskigel, ribadiscono di non condividere il percorso intrapreso dalla multinazionale e di aver già richiesto un incontro alla Regione Umbria per l’apertura di un tavolo regionale.
“Abbiamo interessato le segreterie Nazionali per aprire un confronto con la multinazionale – scrivono in una nota i sindacati – , anche in virtù della prossima joint venture con Nestlé, con la quale, la questione assumerà ancor più importanza. Sarà interessante capire la posizione di una multinazionale, come quella elvetica, che fa delle relazioni industriali e sindacali un valore aggiunto per i propri lavoratori e lavoratrici, rispetto alla R&R che invece, a dir poco, le ritiene una formalità.
Ecco perché della vicenda sarà utile parlare anche ai tavoli Nazionali e Internazionali, tentando di capire quale destino attenderà le lavoratrici e i lavoratori che eventualmente indosseranno la casacca di questa nuova multinazionale.
Come più volte ribadito, qui si cerca di scaricare sui territori e sulle persone che lavorano le problematiche di leggi in materia di lavoro che servono solo alle multinazionali e precarizzano i lavoratori.
Noi siamo convinti che solo con un confronto serio e costruttivo, riportando le discussioni nelle sedi opportune, si possano creare condizioni per migliorara il lavoro, dando trasparenza e chiarezza con un piano industriale vero.
Alla multinazionale chiediamo di scoprire le carte, garantendo un percorso contrattuale che tenga al centro le persone”.
Sabato una nutrita delegazione del Movimento 5 Stelle ternano si è incatenata davanti alla Eskigel. I pentastellati, capitanati dal consigliere regionale Liberati, hanno dichiarato di essere pronti a difendere gli interessi dei lavoratori in tutte le sedi.
“Ogni diritto calpestato – ha scritto a riguardo Thomas De Luca sulla sua pagina di Facebook -, ingiustizia perpetrata, prepotenza imposta è un offesa alla dignità della comunità, quindi a tutti i cittadini. Pretendere giustizia per il caso Eskigel vuol dire lottare per la dignità di tutti i lavoratori ma anche di tutti gli imprenditori che fanno impresa con enormi sacrifici”.