Tragedia familiare a Perugia | Padre e marito violento picchia figlio "Non vai a scuola" - Tuttoggi.info

Tragedia familiare a Perugia | Padre e marito violento picchia figlio “Non vai a scuola”

Redazione

Tragedia familiare a Perugia | Padre e marito violento picchia figlio “Non vai a scuola”

Figlio preso per il collo e vessato sul pulmino | 'Madre coraggio' denuncia il marito
Dom, 11/10/2015 - 10:00

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Un nuovo episodio di violenza familiare è stato denunciato alle forze dell’ordine grazie al coraggio di una giovane donna, moglie e mamma, che si è rivolta alla Polizia per denunciare i comportamenti violenti del marito.

La 35enne, straniera, regolare, badante di professione, dopo aver sopportato da circa un anno il comportamento minaccioso e aggressivo del marito, un connazionale, non ha avuto la forza di superare l’ultimo episodio e, armatasi di coraggio, ha varcato l’ingresso della Questura e per raccontare quanto accaduto poco prima agli investigatori dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine.

Il suo racconto ha veramente impressionato i poliziotti: il marito, come era solito fare abitualmente, è rientrato a tarda notte, ubriaco; ha iniziato ad insultarla fino a mattino, lasciandola insonne. Lei, come al solito, alle 8 è uscita di casa per accompagnare i due figli, di 15 e 6 anni  a scuola; lui li ha seguiti insultandoli anche sul pullman.

Il figlio grande, per la vergogna, ha chiesto di scendere alla fermata prima per non farsi vedere a scuola con il padre; lui lo bloccato per un braccio intimandogli di non andarci. Il ragazzo è sceso alla fermata della scuola e con lui il padre che, di fronte all’istituto, lo ha preso per il collo e lo ha schiaffeggiato.

Il ragazzo per la vergogna non è andato a scuola ed il padre, prima che rincasasse, lo ha picchiato di nuovo per strada, facendolo cadere a terra. Poco dopo è stato condotto da uno zio in ospedale ove lo hanno ricoverato in osservazione. La scena del figlio intenzionato a non andare più a scuola ha determinato la decisione di farla finita alla madre che ha spiegato tutto alla Polizia cui ha chiesto, oltre che giustizia, soprattutto protezione.

E’ stato attivato il dispositivo di protezione sociale e grazie alla rete territoriale di protezione delle vittime di violenza domestica, curata dai servizi sociali del comune, si è reso possibile utilizzare, nel giro di poche ore, una residenza protetta per la madre e i due figli.

Lui, che ha negato ogni evidenza, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per maltrattamento verso familiari e conviventi; nei suoi confronti in Questore ha adottato, d’ufficio,  il provvedimento di “Ammonimento” . Attivata la Procura per i Minorenni per eventuali provvedimenti a tutela dei minori.

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