Quasi un milione e mezzo di euro per interventi di prevenzione sismica su edifici privati. È quanto ha stanziato la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Stefano Vinti, utilizzando i fondi non spesi nei precedenti programmi.
“La Regione – ha affermato l’assessore Vinti – è fortemente impegnata nelle azioni di prevenzione sismica su edifici privati, che stabilisce l’istituzione di un Fondo ad hoc con durata di 7 anni. Fino ad oggi sono stati avviati 3 programmi su edifici privati e con i relativi piani attuativi ha ammessi a contributo 156 interventi per il miglioramento sismico o il rafforzamento locale di edifici privati per la somma complessiva di 4.3 milioni di euro. L’esiguità dei contributi, rispetto alle spese complessive per gli interventi strutturali, in un periodo economicamente sfavorevole però hanno determinato un elevato numero di rinunce dei soggetti privati ammessi a contributo che hanno prodotto un avanzo di 1.499.216,73 euro che possono essere utilizzati per nuovi interventi di prevenzione sismica su edifici privati destinati a residenza stabile e continuativa di nuclei familiari e/o all’esercizio continuativo di arte o professione e/o agli destinati ad attività produttive. E così – ha continuato Vinti -, tenuto conto anche della serie sismica che da tempo interessa i territori comunali dell’Alta Umbria, abbiamo stabilito di ammettere a contributo per scorrimento della graduatoria gli interventi su edifici privati già presenti nell’elenco per l’annualità 2011, ma non finanziati per esaurimento delle risorse dedicate. I soggetti privati ammessi a contributo per interventi di miglioramento sismico e rafforzamento locale sono 46, distribuiti in 5 Comuni: Città di Castello (10 interventi per 360.100 euro), Gubbio (29; 926.952 euro), Pietralunga (2; 41.300 euro); San Giustino (2; 64.500 euro) ed Umbertide (3; 90.000 euro). L’importo totale dei 46 contributi assegnabili ammonta a 1.482.852 euro, con una economia di circa 16 mila euro che sarà destinata, insieme ad ulteriori somme eventualmente non attribuite, al finanziamento di interventi dell’attuale programma o in quelli futuri. Infine – ha concluso l’assessore – come già sperimentato nei precedenti programmi, si è anche disposto di intensificare le azioni di vigilanza e controllo da parte delle province”.