Per ora è un vero e proprio cantiere in piena attività, ma presto, certamente prima del prossimo periodo natalizio, la magia del vecchio cinema e il nuovo proiettore digitale, torneranno a far vivere quello che è stato per anni uno dei cinema storici di Perugia: il Modernissimo, ora ribattezzato il Postmodernissimo.
“Si tratta di un progetto di recupero di un vecchio e storico cinema di Perugia, e quindi anche di riqualificazione urbana frutto di una impresa giovanile, davvero bello ed interessante che come Regione intendiamo incoraggiare e sostenere”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha visitato il cantiere del cinema PostModernissimo, assieme alla vice presidente, Carla Casciari, ed all’assessore alla cultura, Fabrizio Bracco. Ad accompagnare presidente e assessori, due tra i principali protagonisti di questa “impresa”, Giacomo Caldarelli e Ivan Frenguelli che assieme Andrea Mincigrucci e Andrea Frenguelli hanno ideato e avviato il progetto di recupero del cinema.
Come scrivono loro stessi nel depliant di presentazione il loro è un progetto di “riqualificazione culturale” che affonda le radici nella lunga storia di attività cinematografica che parte dal Cinema Carmine negli anni 30, divenendo poi Cinema Moderno, negli anni 50, per poi trasformarsi in Modernissimo d’Essai fino alla sua chiusura nel 2000. Oggi – scrivono ancora nella presentazione – dopo 14 anni PostModernissimo, un nome nuovo e antico allo stesso tempo, propone un legame tra la storia e il futuro del cinema e della città di Perugia, un nome che raccoglie in sé una precisa idea di arte e società.
PostModernissimo è un format innovativo che, partendo dalle criticità del mercato del cinema, è stato ideato per trasformare la sala cinematografica, comunemente intesa come “bigliettificio”, in una vera e propria industria culturale. PostModernissimo è un piccolo multiplex in pieno centro storico dedicato al cinema di qualità, allo spettacolo e alle arti visive in generale, ma più di tutto capace di mettere al centro della propria iniziativa lo spettatore. Attraverso lo strumento dell’azionariato diffuso, PostModernissimo si pone l’obiettivo allargare la partecipazione e la condivisione del progetto in modo paritetico tra il fruitore e i promotori delle iniziative.
Entusiasta del progetto, la presidente Marini ha già sottoscritto personalmente la “tessera da sostenitore”: “mi ha fatto davvero piacere visitare il cantiere. Questo è un progetto molto importante perché innanzitutto vede protagonisti dei giovani che decidono di fare impresa. E poi accanto alla riapertura di due sale cinematografiche, questo progetto contribuisce alla riqualificazione urbanistica all’interno dell’area del centro storico di Perugia. Dunque, un esempio concreto di imprenditoria giovanile nell’ambito culturale. Una bella sfida che mi auguro possa essere vinta”.