Verrà presentato domani, 23 aprile, alle ore 17 a palazzo Trinci il libro “Lodovico Jacobilli e gli ‘Annali' della città di Foligno” curato da Fabio Bettoni, Bruno Marinelli e Roberto Tavazzi. La presentazione ufficiale si terrà alle ore 17 nella sala delle conferenze di palazzo Trinci. Ai saluti del sindaco Manlio Marini, dell'assessore alla cultura Giovanni Carnevali, del presidente dell'Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli e del direttore della Biblioteca Jacobolli, don Dante Cesarini, seguiranno gli interventi del professor Vittor Ivo Comparato, docente di storia moderna all'Università di Perugia; e del professor Alberto Grohmann, docente di storia economica all'Università di Perugia. “E' motivo di grande orgoglio – sottolinea a tal proposito dell'Ente Giostra, Domenico Metelli – presentare un'opera di così rilevante spessore culturale che riprende dopo un lungo lasso di tempo una importante attività dell'Ente, attività che dette e dà una significativa risposta a quanto è scritto nel nostro Statuto. Nei suoi articoli, infatti, è chiaramente espresso l'impegno, da parte dell'Ente, non solo di proporre il passato storico della città realizzando spettacoli ludici e tutte le altre manifestazioni ad esso collaterali, ma di dare alla luce altri aspetti, desumibili da Archivi e da Biblioteche, della vita sociale e culturale, con particolare riguardo al contesto folignate, relativi particolarmente al periodo che muove dal tardo Rinascimento al primo Barocco”. Per questo scopo, il Comitato Scientifico dell'Ente ha elaborato un programma di lavoro specifico ed ha operato la sua scelta fra possibilità diverse. “ad aprire la nostra rinnovata linea editoriale – spiega la professoressa Anna Maria Rodante – è Lodovico Jacobilli, un autore particolarmente significativo per la complessità della sua opera a stampa e manoscritta, per il ricordo che ha lasciato di sé attraverso la donazione della sua Biblioteca al Seminario, che ora porta il suo nome e che è custode dei suoi manoscritti, della sua ricca collezione libraria, una biblioteca accresciuta ed arricchita da altri lasciti ed acquisti, che è vanto cittadino e punto di riferimento per studiosi e specialisti di varie sezioni del sapere”. La scelta del Comitato Scientifico, tra i suoi manoscritti autografi, è caduta sul tomo di 637 carte che porta come titolo “Annali di Foligno dal 1113 al 1643″. La parte trascritta che si offre al lettore riguarda gli anni da 1592 al 1623, un periodo a ridosso del 1613, anno di particolare importanza per l'Ente, perché è data di riferimento documentario della nostra rievocazione. La grande opera della trascrizione – è risaputo che la scrittura di Lodovico Jacobilli è tra le più difficili, vuoi per cause naturali, vuoi per lo stato del manoscritto – si deve a Bruno Marinelli, non nuovo ad imprese del genere, ma più che mai meritevole di elogio per l'estrema difficoltà di lettura che il testo presenta. A lui dobbiamo grande riconoscenza per la continua attività di trascrittore ed autore di studi che danno modo di “scoprire” il passato, anche attraverso note critiche, che accompagnano sempre i suoi saggi, note critiche presenti in modo puntuale più che mai copiose in questo suo lavoro. Per dare una visione di insieme riguardo le notizie sull'erudito Jacobilli, sulla sua attività di compilatore di storie a vario titolo è presente l'ottimo studio di Roberto Tavazzi, bibliotecario della Jacobilli. In esso sono raccolti i dati informativi biografici ed intellettuali di Jacobilli, le valutazioni nei confronti della sua opera di annalista, una ponderosa ed agile sintesi delle diverse stime succedute nel corso dei secoli da parte di altri autori consimili, con un ricchissimo apparato critico di note, anche di carattere informativo relativamente ai numerosi testi presenti nella Biblioteca Jacobilli; un saggio, dunque, che rende più che mai completa ed attuale l'informazione e la visione di insieme che può scaturire dopo la lettura di questo libro. al tempo di Lodovico Jacobilli”, raccolta di proposte per approfondimenti, conclude l'opera.
