Claudio Bianchini
Oggi lo strappo, domani la sfida: il primo passo della marcia di Elisabetta Piccolotti alla conquista del Palazzo Comunale, comincia con l'uscita dalla giunta comunale, per sancire in maniera eclatante quella che ormai è ormai diventata una posizione inconciliabile con gli ormai ex alleati del centrosinistra. La decisione era già nell'aria da tempo, ma la lettera è arrivata sulla scrivania del primo cittadino nella mattinata di oggi.
Dimissioni irrevocabili – 'Ritengo opportuno comunicare alla cittadinanza che questa mattina ho ufficialmente rassegnato le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di assessore, con una lettera inviata al sindaco Nando Mismetti'. Questa la comunicazione inviata alla stampa verso l'ora di pranzo. 'Ritengo questo atto di trasparenza un gesto che non era più rinviabile alla luce delle divergenze, emerse chiaramente nelle scorse settimane – rileva la Piccolotti – che riguardano le scelte presenti e future della coalizione che ha fino ad oggi governato la città. Credo sia un atto di onestà nei confronti dei cittadini, di rispetto dell'importante ruolo che ho fin qui ricoperto, oltre che di tutela delle legittime posizioni di ognuno degli attori in campo nel dibattito politico cittadino'. Il dado è tratto quindi, Sinistra Ecologia e Libertà molla gli ormeggi e salpa per la sua corsia solitaria.
Grazie a sindaco e colleghi – 'Mi sento in dovere di ringraziare, a conclusione di cinque anni di percorso, il sindaco Mismetti per la correttezza che non ha mai fatto mancare nei miei confronti – precisa l'ex assessore – anche quando tra di noi ci sono state divergenze di opinione. Ringrazio anche tutti i colleghi di giunta, che in questi anni hanno sempre dimostrato spirito di collaborazione e grande lealtà. Infine un ringraziamento va anche a tutti i dipendenti comunali che – conclude – nonostante le grandi difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, hanno sempre garantito il loro massimo impegno per il raggiungimento degli obiettivi che in qualità di assessore ho ritenuto importanti per il bene comune della città'.