Leo Venturi (*)
Si fa sempre più drammatica la situazione in cui versa Umbria Mobilità e non è possibile che il Consiglio Comunale non sia interessato delle problematiche che mettono in discussione il suo futuro e gli stessi servizi.
Terni ha contribuito alla costituzione di Umbria Mobilità e oggi è chiamata a farsi carico delle scelte scellerate compiute dai massimi vertici aziendali che hanno prodotto enormi buchi di bilancio.
Come il solito a pagare saranno i lavoratori e i cittadini mentre il Comune di Terni sembra disinteressarsi della questione nonostante si prospetti la privatizzazione, in parte o totale dell’azienda e il taglio di alcuni servizi che a oggi ai più non sono noti.
Nei mesi passati il Consiglio Comunale aprì un confronto sulle problematiche di Umbria Mobilità con i vertici dell’Azienda che prospettavano soluzioni diametralmente opposte a quelle che la Regione sembra apprestarsi ad assumere come la privatizzazione, una scorciatoia, quest’ultima, per sopperire all’incapacità di affrontare radicalmente i veri problemi di Umbria Mobilità dal recupero delle risorse rivenienti dai servizi prestati in altre regioni, dai costi esorbitanti sostenuti per mantenere in piedi una faraonica struttura apicale fino alla scarsa determinazione nel promuovere e potenziare la mobilità collettiva e pubblica.
Di fronte ad un quadro di riferimento profondamente mutato chiederemo, fin dal prossimo Consiglio Comunale, che lo stesso sia interessato delle problematiche aperte attraverso alcuni approfondimenti da compiere con le OO.SS, con i vertici aziendali e con la stessa Regione dell’Umbria prima che le scelte siano compiute al fine di esprimere una posizione chiara su quando sta accadendo e sulle prospettive dell’azienda e dei servizi che eroga.
(*) capogruppo Terni Oltre