Passerà attraverso le anagrafi comunali di Perugia e Terni la scelta dei cittadini maggiorenni (238 mila quelli potenzialmente interessati) di donare o meno i propri organi, nel momento stesso in cui chiederanno il rilascio o il rinnovo della carta d’identità. Il consenso o il dissenso avranno immediato valore legale e saranno registrati in tempo reale nel “data base” dei potenziali donatori del Sistema Informativo Trapianti, uniformato a livello nazionale. Lo prevede un progetto-pilota (“La Donazione degli Organi come Tratto Identitario”), affidato alla Regione Umbria dai Ministeri della Salute e degli Interni, che nasce per dare attuazione a quanto previsto dal cosiddetto decreto “Milleproroghe” sul tema dell’espressione di volontà o diniego di donare gli organi, al momento del rilascio della carta d’identità.
Il progetto (alla cui attuazione collabora Federsanità Anci) è stato presentato stamani a Roma in una conferenza-stampa, tenutasi presso il Ministero della Salute, alla quale hanno preso parte il ministro Renato Balduzzi e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, insieme al prefetto Giovanna Menghini, direttore dei Servizi Demografici, in rappresentanza del Ministero degli Interni. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte anche il direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, Angelo Lino Del Favero, presidente di Federsanità Anci e, in rappresentanza dei due comuni umbri coinvolti dalla sperimentazione, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e l’assessore ai Servizi Demografici del Comune di Terni Renato Bartolini. Il progetto – è stato sottolineato – dovrà servire a “testare” concretamente sul campo un modello organizzativo e gestionale dell’espressione della dichiarazione di volontà, verificando altresì l’adeguatezza del software, per poi estendere l’esperienza sul piano nazionale, anche nella prospettiva (annunciata dal rappresentante del Ministero degli Interni) di una specifica direttiva, che sarà emanata per tutto il territorio nazionale.
“Sono molto lieto di presentare in questa sede un progetto, che fa parte a pieno titolo delle eccellenze italiane”, ha dichiarato il ministro della Salute Renato Balduzzi. Esprimendo “soddisfazione” per il lavoro compiuto dalla Regione Umbria, che già dal 2008 si è impegnata in una vasta campagna di sensibilizzazione sulla donazione di organi, “Un dono per la vita”, “questo progetto-pilota – ha aggiunto il ministro Balduzzi – rappresenta una esperienza di prim’ordine che aiuta tutti a fare un passo avanti: un passo in più è stato fatto, altri importanti ne seguiranno, anche nella prospettiva della prevista introduzione della carta d’identità elettronica”.
La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha sottolineato la “dimensione sociale, umana ed etica” del progetto, che si colloca – ha detto – nello spirito e negli obiettivi del Sistema Sanitario Pubblico, ponendo tutti i cittadini nelle stesse condizioni di parità, legalità e trasparenza nell’accesso alla donazione, aumentando l’informazione consapevole e, in questo modo, il numero dei potenziali donatori. “Utilizzare un fatto ‘freddo’ come il rinnovo di un documento di identità per aprirsi al calore di una scelta di solidarietà a forte valenza etica – ha aggiunto la presidente – è una circostanza che accresce la cultura della responsabilità, che in Umbria è già molto presente, stimolata da un profondo rapporto fra associazioni e istituzioni, come nel caso della campagna di sensibilizzazione ‘Un dono per la vita’ del 2008. L’informazione su questi temi – ha detto Catiuscia Marini – è fondamentale, e il progetto contribuirà a diffonderla in modo capillare, fra le persone e nelle famiglie, nell’ottica della legalità e della massima trasparenza”.