Nuovo ingente sequestro di droga da parte della Compagnia della Guardia di Finanza di Terni. Nello scorso fine settimana, le Fiamme Gialle hanno arrestato un albanese di 20 anni, residente a Terni, trovato in possesso di mezzo chilogrammo di cocaina di ottima qualità.
Il giovane è stato fermato mentre si trovava in centro città, nei pressi del Lungonera, via Turati: all’esito di una prima perquisizione personale, nella tasca del giubbotto veniva rinvenuto un involucro contenente alcuni grammi di cocaina. I Finanzieri procedevano quindi alla perquisizione dell’appartamento in cui è residente il giovane; le operazioni davano esito negativo, ma i finanzieri rinvenivano una serie di chiavi, di un'altra unità immobiliare, sita nelle vicinanze e di cui evidentemente il giovane aveva la disponibilità. Ed è dalla perquisizione di questo locale che, occultati in un barattolo di vetro situato all’interno di un mobile della cucina, in mezzo a farina, pasta e conserve, i finanzieri rinvenivano oltre mezzo chilo di cocaina già confezionata in involucri. Il giovane è stato associato al Carcere di Sabbione, a disposizione della Autorità Giudiziaria di Terni.
D’altro canto per l’Albanese si è trattato di un ritorno: circa un anno e mezzo fa era già stato inviato a Sabbione proprio dagli stessi uomini della Guardia di Finanza di Terni, perché trovato in possesso di tre etti di stupefacente.
Si tratta del secondo sequestro nel giro di dieci giorni da parte della Guardia di Finanza di Terni: recentemente era stata sequestrata una grossa quantità (circa mezzo kilo di marjuana), a dimostrazione del fatto che il consumo di droga a Terni, copre tutte le varie sostanze stupefacenti. L’attività dei finanzieri verrà ulteriormente intensificata, in quanto sicuramente il flusso in arrivo di droga crescerà nell’approssimarsi delle Festività natalizie.
Da ultimo, preme notare come di massima, dal quantitativo sequestrato, il giovane arrestato avrebbe potuto ricavare non meno 1.000/1.200 dosi di cocaina da rivendere al dettaglio: il che da la misura di come il consumo dello stupefacente non conosce le difficoltà della crisi economica.
