“L’attività fisica come importante fattore di benessere”. Questo promuove l’Asl n. 3 dell’Umbria, nell’ambito del programma nazionale “Guadagnare Salute”, con il progetto “Gruppo di cammino”, presentato nella Sala Riunioni della Direzione Generale da Paolo Trenta, responsabile del Servizio Formazione, Sandro Fratini, direttore generale dell’azienda e Ubaldo Bicchielli, responsabile del Servizio Epidemiologia.
L’inattività fisica, secondo le più recenti stime, è al 4° posto tra i principali fattori di rischio per la morte dovuta a malattie croniche, quali disturbi cerebrovascolari, cardiovascolari, diabete, tumori e malattie osteoarticolari. “Guadagnare Salute”, progetto che nasce dall’esigenza di rendere più facili scelte salutari di vita informando correttamente i cittadini su comportamenti inadeguati che possono favorire l’insorgere o il peggiorare di malattie degenerative, propone la promozione di sport ed attività motorie che, oltre al benessere fisico, inducono ad un’opportunità di aggregazione sociale, essendo anche facilmente fruibili e adottabili da molteplici fasce di popolazione, in special modo da quelle con maggior disagio. La finalità è il disincentivare la sedentarietà degli individui in tutte le fasce d’età, al fine di incidere in tal modo sui fattori di rischio di quelle patologie ad evoluzione croniche, quali cardiopatie ischemiche, tumori, cerebropatie ischemiche, obesità, diabete e malattie degenerative osteoarticolari. Il cammino, quindi, anche se fatto ad intensità leggera e moderata tre volte a settimana, concorre a ridurre significativamente il rischio di cadute, fratture e patologie croniche ed invita a socializzare con altri individui e migliorare il tono dell’umore.
Nello specifico, per “Gruppo di Cammino” – già avviato in regioni come Veneto, Liguria ed Emilia Romagna – si intende un’attività organizzata all’interno della quale un gruppo di persone si ritrova regolarmente in luoghi e giorni definiti – almeno due volte alla settimana, se non addirittura tre – per camminare insieme sotto la guida di un insegnante in scienze motorie prima e di un “walking leader” interno al gruppo e appositamente addestrato poi, che stabiliscono il percorso, la durata e il ritmo della camminata. Obiettivo generale è promuovere l’attività fisica inserita nella vita quotidiana dell’adulto e dell’anziano, cercando poi specificatamente di aumentare il benessere, prevenire le malattie croniche (diabete, ipertensione), le cadute e l’osteoporosi e valorizzare l’anziano come risorsa. La partecipazione è libera e gratuita e l’invito a prenderne parte è aperto a tutti, ma in particolar modo agli ultra 40enni e agli ultra 65enni.
“Il Gruppo di Cammino è un progetto ambizioso ed estremamente complicato perché tratta la sedentarietà” afferma Sandro Fratini. “Stiamo inseguendo le abitudini americane e queste porteranno a gravi conseguenze. Quella della sedentarietà è una situazione che prende tutte le fasce della popolazione e le malattie che ne derivano, dal punto di vista gestionale, sono costose. Combattere la sedentarietà è la soluzione migliore per ottenere effetti ed evitare o ridurre certe malattie. Il progetto, dunque, è estremamente importante, anzi, è forse il più importante che proponiamo”. “Si parla di epidemia dell’obesità che riguarda tutto il mondo, dunque anche l’Italia” entra nello specifico il dottor Ubaldo Bicchielli. “In Umbria il 10 per cento dei bambini sono obesi e al Sud questo dato raddoppia. Viviamo in una società obesogenica e l’obesità è un fenomeno sociale da affrontare in maniera sistematica. L’obiettivo di questo progetto è quello di portare le persone a farle camminare per diverso tempo perché uno dei problemi principali è quello della discontinuità: la maggior parte delle persone, da sole, si stancano. Lo stare insieme, dunque, porta al mantenimento dell’attività fisica per un tempo sufficiente. Bisogna che l’attività sia allenante ma senza fare cose esagerate: bisogna allenare il ritmo. Vorremmo che il progetto duri per anni, ma siamo solo all’inizio. Intanto ha preso il via a Spello, Spoleto, Foligno e Nocera Umbra”.
Per il “Gruppo di Cammino” la Asl n. 3 dell’Umbria ha creato una partnership coi Comuni, i sindacati dei pensionati, il Cesvol ed in particolare i centri sociali. A tal proposito, Antonietta Ciori di Ancescao (Associazione Nazionale Centro Sociali Anziani e Orti) ha lanciato un appello ai sindaci: “dovete dare una mano ai centri sociali, favorirli. Guai se non ci fossero, sono davvero importanti per gli anziani”.
(Elisa Panetto)
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