di Daniele Mantucci (*)
Abbiamo infinite volte rilevato il vergognoso disordine segnaletico che accompagna l’esecuzione dei lavori di ripavimentazione del centro storico.
La gestione della cartellonistica risulta nei contratti d’appalto affidata alla Polizia Municipale, che tuttavia non riesce a provvedere in modo puntuale, probabilmente per difetto di precise istruzioni o per mancanza delle risorse necessarie all’acquisto e alla istallazione di nuovi cartelli.
Riteniamo a dir poco inverosimile che in una operazione da 100 milioni di euro, della quale si continua a sbandierare l’epocale importanza, non si riesca a trovare poche migliaia di euro per l’istallazione di una cartellonistica adeguata, in grado di ridurre il disagio dei cittadini. Sta di fatto che molti cartelli sono frettolosamente compilati a mano e talvolta risultano contraddittori o comunque incomprensibili, oltre che esteticamente lesivi dell’immagine della città.
Spesso divieti di transito e transenne precludono l’accesso anche a vie in cui non sono in corso lavori e in orari nei quali la circolazione dovrebbe essere libera.
Emblematici ci sembrano i cartelli posti all’inizio del tratto di Via Garibaldi intercorrente tra Via Umberto I e il Quadrivio. Questo segmento stradale è rimasto chiuso per un tempo interminabile a causa di una disastrosa serie di “imprevisti” (mancata presentazione del durc contributivo da parte di talune imprese, sequestro giudiziario del sito impropriamente utilizzato per la discarica dei materiali di risulta, ritardi nel reperimento delle pietre necessarie alla ripavimentazione, ferie dell’impresa appaltatrice, ecc.). Finalmente i lavori sono terminati e l’assessore Stella ha, con soddisfazione, chiarito che nei giorni feriali la circolazione è in tale strada sempre aperta, tranne che dalle 17 alle 19.45. In effetti questa indicazione risulta chiaramente confermata da un regolare cartello segnaletico (foto 1). Ma un altro cartello, approssimativamente confezionato, collocato a fianco di quello sopra richiamato, contraddittoriamente precisa che nei giorni feriali la circolazione è preclusa dalle 10 alle 13.30 e dalle 16.45 alle 19.45 (foto 2). C’è poi un terzo cartello, che, motivando con (inesistenti) lavori in corso, intima l’alt, dichiarando la strada illimitatamente chiusa (foto 3). Da un’aggiunta a pennarello fatta sul medesimo cartello sembra desumersi che l’indicazione riguarderebbe via Umberto I (che però è dalla parte opposta) ma non varrebbe per chi è diretto ai garages. A scanso di equivoci (!!!!) un quarto cartello prescrive come obbligatoria la svolta a destra (foto 4), verso Via Pagliarini: tuttavia nel cartello provvisorio si chiarisce (!!!!) che si tratta di una “DIREZ. CONS.” (direzione consigliata?), “eccetto furgoni e autocarri”. In conclusione, di fronte a questo vergognoso guazzabuglio, non c’è automobilista che non si fermi a leggere e a riflettere per cercare di capire cosa deve fare: nove volte su dieci risolve imboccando, con titubanza, la strettissima Via Pagliarini, naturalmente ripromettendosi di non tornare mai più in questo caos. Tale paradossale situazione non riguarda un dimenticato vicoletto, ma un punto nodale della viabilità cittadina. Occorre peraltro aggiungere che spesso chi va in auto non arriva nemmeno a vedere i contraddittori cartelli sopra descritti, perché un transennamento arbitrario (foto 5) gli impedisce di imboccare via Garibaldi già all’incrocio con Via Oberdan.
L’eventuale chiusura del centro storico al traffico automobilistico deve essere il risultato di una chiara scelta politico-amministrativa e non può essere surrettiziamente introdotta attraverso una segnaletica incomprensibile, contraddittoria e di fatto scoraggiante!
Con la presente chiediamo formalmente che vengano rimossi tutti i divieti di transito non regolarmente autorizzati e non strumentali alla sicurezza degli automobilisti, dei pedoni e dei cittadini in genere.
Riteniamo opportuno informarVi, infine, che numerosi cittadini ci stanno chiedendo di promuovere l’esercizio di un’azione giudiziaria collettiva per il risarcimento o per il ristoro indennitario dei danni prodotti da chiusure viarie non adeguatamente preannunciate, illegittime o comunque pregiudizievoli.
(*) Coordinatore dei Gruppi Consiliari di Cambiare Foligno – Pdl – Rinnovamento