Nei giorni scorsi docenti e studenti dell’ultimo anno di medicina del Kazakhstan sono stati ospiti dell’Università degli Studi Perugia nell’ambito di uno scambio di esperienze culturali e professionali con l’Università di Almaty iniziati già da alcuni anni. La delegazione, accompagnata dal coordinatore del programma Renato Antenucci e dal direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Giuseppe Ambrosio ha visitato le varie strutture sanitarie del S. Maria della Misericordia, in particolare le Sc di Ortopedia e Traumatologia, Cardiologia, Neurologia, Medicina Interna-Angiologia e Malattie da arteriosclerosi, Oculistica, Chirurgia, Nefrologia, Laboratorio di Microbiologia.
Il confronto è avvenuto tra i docenti e la delegazione straniera sia sulle metodologie delle varie disciopline che sullo stato dell’arte della ricerca. L’incontro tra la delegazione italiana, presieduta dal rettore dell’ateneo perugino Francesco Bistoni, con la partecipazione del preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Luciano Binaglia ed il il vice rettore della Università di Almatay Valikhan
Akhmetov, ha avuto come obbiettivo principale quello di intensificare la collaborazione tra i due atenei: nello specifico è stato sottoscritto un protocollo di intesa che prevede una collaborazione sulle patologie ortopediche in età pediatrica . A questo proposito l’attività assistenziale e di ricerca è stata affidata al professor Antenucci, dirigente medico della Sc di Ortopedica e Traumatologica del nosocomio perugino. Antenucci da 5 anni ha iniziato un rapporto di collaborazione in Kazakhstan con l'Arca, organizzazione non governativa che si occupa di bambini orfani e disabili. Da due anni su espresso invito dell'Università di Almaty il professionista perugino ha iniziata una collaborazione istituzionale con le locali strutture universitarie e sanitarie che si occupano di patologie ortopediche nei bambini. Le due delegazione hanno altresì concordato che la collaborazione sia estesa a tutte le discpline di eccellenza presenti nella Università di Perugia, nella Azienda Ospedaliera e nei centri di ricerca.