Jacopo Brugalossi

E’ proprio il caso di dire che l’acqua non ha fermato il vino. La pioggia che si è abbattuta ieri su Spoleto non ha scoraggiato chi aveva nei propri piani di festeggiare nelle vie della città del Festival la “Notte bianca”. E la replica che Giove Pluvio ha concesso intorno all’una e mezzo di notte non poteva certo spaventare la folla festante: più di 80mila presenze, secondo gli organizzatori. Le note della notte bianca hanno cominciato a diffondersi già dal tardo pomeriggio, con una jazz band che dal tetto dell’edicola di Piazza Torre dell’Olio ha intrattenuto un gran numero di persone, sia per il bel repertorio che per l’innovativo “palcoscenico”. L’idea della Acme Produzioni ha avuto un gran successo (sul tetto, è proprio il caso di dirlo, si sono alternati il Duo De, Sandro Stype, Trio Radio Marelli e George Dj), come pure le iniziative allestite a Borgaccio. Il cuore della festa, però, era Piazza Duomo, dove intorno alla mezzanotte sarebbe stato difficile che una monetina lanciata in aria avesse toccato terra, tanta era la gente assiepata di fronte al palco, sulle scalinate e sotto i portici della cattedrale. A dare il via alla magica Notte sono stati patron Casali e il sindaco Daniele Benedetti. La Rino Gaetano Band ha fatto cantare e ballare davvero tutti. Verso l’una di notte c’è stato l’avvicendamento sul palco con Pierdavide Carone, giovane cantautore lanciato dalla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi. Mentre in piazza Garibaldi Micaela si alternava agli Affetti Collaterali. Complice anche il ritorno della pioggia, però, il fiume di gente ha cominciato a defluire: più o meno alle 2 la festa in Duomo sembrava volgere al termine. Anche Corso Mazzini ha vissuto una “notte da leoni”, dove a scatenare i giovani ci ha pensato l’insuperabile Jmmy. Un lungo corteo di persone ha affollato fino a tardi la via dello shopping di Spoleto alta, che anche grazie ai numerosi negozi aperti è stata tra i luoghi protagonisti della notte bianca. Per non parlare di piazza della Libertà, dove alcune auto (presumibilmente di residenti che rientravano a casa), hanno dovuto farsi largo tra la folla a colpi di clacson e di acceleratore, impiegando diversi minuti per andare da un capo all’altro della piazza e rischiando anche la frizione. Ma il protagonista assoluto della nottata, quello che fino alla fine dei festeggiamenti l’ha fatta da padrone, è stato il vino. Tanto in piazza della Libertà quanto in piazza Duomo, i “versatori” ufficiali hanno dovuto mescere vini e spumanti a volontà. Più che soddisfatti i commercianti, dai ristoranti alle pizzerie, ai bar e persino agli alimentari che alle 1 di notte avevano terminato pane e affettati. Alle 2 e mezzo, i volti dei ragazzi agli stand erano letteralmente stravolti. Intorno alle tre, Via Minervio e Via Salara Vecchia erano ancora affollatissime, con la maggior parte degli esercizi commerciali che non sembravano volerne sapere di chiudere, viste anche le tante persone alla “disperata” ricerca di uno spuntino notturno. Mentre la band sul “tetto” dell’edicola cominciava a smobilitare dopo la maratona “live”, anche in Corso Garibaldi volgeva al termine, nonostante il dj sul palco riuscisse ancora a coinvolgere molti fedelissimi della disco music. In fin dei conti, anche quest’ultima edizione di “Vini nel mondo” ha regalato a Spoleto una “coloratissima”, seppur bagnata, notte bianca.

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Foto Notte Bianca di Massimo Menghini©
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