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51.MO FESTIVAL DEI 2 MONDI: ECCO QUANTO COSTERA’ (Guarda il Bilancio)

Redazione

51.MO FESTIVAL DEI 2 MONDI: ECCO QUANTO COSTERA’ (Guarda il Bilancio)

Dom, 16/03/2008 - 11:29

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E’ un Bilancio curato in ogni minimo dettaglio, quello approvato nel tardo pomeriggio di venerdì dall’Assemblea dei Soci della Fondazione “Spoleto 51 Festival dei 2 Mondi”. Un documento dal quale è possibile non solo analizzare i costi e le entrate previste dal Maestro Ferrara ma anche anticipare come sarà il prossimo Festival, quello del dopo-Menotti. Sarà la Prosa a farla da padrona, anche se la danza avrà il suo spazio. La lirica è relegata ad un solo spettacolo che dovrà essere di grande richiamo se a bilancio è stato previsto solo per questo un costo di 300mila euro. Ma vediamo in dettaglio il documento, che in qualche caso ha sollevato qualche malumore (vd. gli istituti di credito) e confermato come ci sia stata più di una difficoltà che ha costretto il Presidente della Fondazione a rinviare di un altro mese la conferenza stampa per la presentazione del Programma: nel documento infatti (approvato dal Comitato il 18 febbraio scorso e dalla Assemblea il 14 marzolo scorso) è rimasta impropriamente la frase “una intuibile necessità di riservatezza sul cartellone, resa necessaria fino al giorno della conferenza stampa divulgativa prevista per il 5 marzo….”.

SPETTACOLI: Al fine di garantire il massimo riserbo sul Programma, il Presidente ha reso noto solo un riepilogo delle manifestazioni che si terranno durante i 17 giorni della 51.ma edizione. Risalta subito agli occhi come sarà il teatro, ovvero la prosa, a far la parte del leone, con ben poco spazio alla lirica. 34 le rappresentazioni per un totale di 97 rappresentazioni. Questo il quadro: Lirica 1 titolo (recite 1), Musica 6 titoli (recite 29), Danza 3 (10), Teatro 16 (57), Altre manifestazioni 3, Cinema 1, Mostre 4.

TEATRI: sono quelli da sempre deputati a far da cornice al Festival, dunque, i teatri Nuovo, Caio melisso, Romano, Teatrino delle Sei, l’Auditorium, le chiese di San Nicolò e San Simone, la piazza del Duomo ma, come si evince dal documento, anche le strade e le piazza di Spoleto. Previsto anche l’utilizzo della Rocca albornoziana.

ENTRATE: come anticipato ieri da TO®, le entrate superano i 7 milioni di euro (7.034.000) di cui 4,318 milioni dallo Stato (918.000 contributo L. 413/1991, 1,2 milioni dal FUS, 2,2 milioni contirbuto Grandi Eventi). Gli Enti locali contribuiranno per 301mila euro. Un terzo dei quali a carico del Comune (115mila) che è poi il costo per l’uso dei teatri e degli spazi pubblici. Segue la Regione (89mila), la Provincia di Perugia (45mila), Eti-Agis (40mila) mentre fanalino di coda è la Camera di Commercio con 12mila euro. Ben 850mila euro rappresentano invece l’impegno degli Istituti di credito locali con CaRiSpo-Fondazione CaRiSpo in prima fila (450mila) e a seguire BPS-SCS (350mila) e infine la CaRiPLo con 50mila. Ci sarebbe stato però più di un errore nella compilazione delle entrate dalle banche, tutte maggiorate rispetto a quanto avevano annunciato i rispettivi presidenti. Non è un caso che Banca Popolare Spoleto e Spoleto Credito e Servizi abbiano fatto mettere a verbale che quei costi si intendono a questo punto comprensivi dell’acquisto dei biglietti. Qualche problemino dovrebbe esserci anche per la Cassa di Risparmio di Spoleto: l’assenza ieri del presidente Dario Pompili ha alimentato infatti qualche chiacchiera su come siano già tesi i rapporti all’interno del Comitato di Gestione. 585mila euro dovrebbero infine entrare dagli sponsor (200mila da quelli delle Mostre, 115mila da quelli tecnici). La differenza di 270mila sono da sponsor privati di cui 170mila “a seguito di impegni verbali” come si legge nella Relazione. Anche qui potrebbe però presentarsi qualche problema anche se alcune polemiche in corso non trovano ancora riscontro ufficiale. Infine 980mila euro dovrebbero provenire dalla vendita dei biglietti: una cifra “prudenziale” stimata al ribasso (tenendo conto del costo dei biglietti e di un riempimento medio del 50% dei posti)

USCITE: sono 6 le macro-voci che compongono i componenti negativi del conto economico ovvero i Compensi della produzione artistica (3,08 milioni di euro), Costi specifici della produzione (1,326), Costi e servizi generali per la produzione (1,444), Costi del personale (706mila), Spese funzionamento Fondazione (313mila) mentre 165mila euro sono destinati a ammortamenti, oneri finanziari e imposte. Ma vediamo in dettaglio i costi. La fetta più grossa, per i compensi agli artisti, è quella destinata alla Prosa con 1,082 milioni di euro, seguita dalla musica (701mila), danza (595mila), lirica (300mila), mostre (310mila), altre manifestazioni (62mila) e il cinema (30.000). A queste si aggiungono 832mila euro per l’ospitalità degli artisti (366mila), gli ‘aiuti su piazza’ (52mila – sono quelli per i costi facchinaggio, macchinisti, elettricisti, fonici, sarte ecc.) e i costi per “spazi comuni” (414mila – spese per allestimento impianti scenici). I servizi generali per la produzione includono il compenso per il Maestro Giorgio Ferrara (197.000€ di cui 37mila per contributi), le Consulenze artistiche per € 194.000 (collaborazioni di personaggi noti dello spettacolo il cui apporto appare indispensabile per il rilancio del Festival), il progetto di comunicazione (600mila per la pubblicità, 60mila per la società che preidporrà il Piano di comunicazione, 30mila marketing & sponsoring), mentre 126mila euro andranno per i cosidetti costi di biglietteria. Il Comitato di gestione ha invece stanziato 269mila euro per le spese di funzionamento della Fondazione, dalle spese per i servizi paghe a quelle per gas, luce, revisori (33mila inclusi i rimborsi spese), viaggi e rappresentanza del M° Ferrara (28mila), e una consistenza “consulenza giuridica” fissata in 35mila euro. Poco meno di mezzo milione di euro andranno per l’affitto e noleggio di materiali, edifici e spazi: 258mila per l’affitto di materiali per spettacoli, 115mila per l’affitto di edifici e spazi pubblici (il costo ripianato dal Comune), 54mila per la residenza del M° Ferrara (che all’Assemblea dei Soci ha comunque chiarito che non usufruirà di tutta questa cifra avendo per il momento preferito fissare la propria dimora in un albergo del centro). Per darsi un’idea del personale che ruoterà intorno al Festival basta andare alla voce dei relativi costi per i quali è stata prevista una cifra di 872mila euro, contributi inclusi: alla direzione di produzione e organizzazione lavoreranno 7 collaboratori (220mila) mentre saranno 67 le persone coinvolte in “sala” (10 alla biglietteria, 1 responsabile di sala, 6 capi sala e 50 maschere per un costo di 111mila) nel periodo giugno-luglio. A queste si aggiungono 25 stagionali per il periodo marzo-luglio di cui 10 saranno stagisti (184mila). Non vengono invece specificate le quantità dei tecnici (201mila) e del personale amministrativo (156mila, onere che include il costo per il direttore Amoruso assunto con contratto professionale). Gli altri oneri sono legati ai diritti Siae (152mila) e Ici sugli immobili (3mila).

NUOVO LOGO? – sul Bilancio presentato all’Assemblea dei soci compare, in copertina, anche un nuovo logo. Si tratta di due cerchi, uno inserito nell’altro, che sovrastano la dicitura della manifestazione. Trova conferma quanto anticipato da TO® nell’edizione di venerdì scorso in merito alla grafica che contraddisgue il n. 51, scritto con il “5” minuscolo e “1” maiuscolo (guarda la foto). Non è comunque certo che sia questo il “simbolo” del festival, dal momento che proprio giovedì pomeriggio scorso i collaboratori di Ferrara, presenti al pranzo offerto alla stampa umbra, avevano confermato che la società di comunicazione sta lavorando alla elaborazione del logo ufficiale della manifestazione.

COLLEGIO DEI REVISORI – è ancora il documento contabile a fornire le indicazioni sui componenti Revisori dei Conti. A controllare la bontà delle spese sarannò Mario Proietti, Claudio Amici, Pietro Grazian e Franco Bucci.

(Carlo Ceraso)

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