Perugia, prove di lista civica | “La fontana? Impiccia, spostiamola”
Il valzer dei nomi
Immaginiamo di trovarci seduti ad un tavolo ipotizzando gli scenari possibili che nei prossimi mesi potrebbero diventare realtà. Nel campo del centrosinistra, secondo i ben informati, al momento ci potrebbero essere tre (grandi?) opzioni.
La prima riconducibile al lavoro trasversale dello “storico” professore della sinistra Alberto Stramaccioni e dell’ex primario del reparto di Medicina interna dell’Ospedale di Perugia, Elmo Mannarino. Una “cordata” che potrebbe addirittura portare alla possibile candidatura del procuratore generale della Repubblica, Fausto Cardella. Ad ascoltare i rumors nei salotti di corso Vannucci, non è di certo una novità. Quel che non è chiaro è se il tira e molla intorno a questo nome sia più per convinzione o per la voglia di “bruciare” la possibile candidatura.
E’, invece, di carattere più “popolare” l’opzione riconducibile a quell’area del Pd che, dopo la disfatta del 2014, ha dovuto mettersi da parte. Due le menti, entrambi ex assessori comunali (Lorena Pesaresi e Sergio Santini) che vedrebbero in Primo Tenca il cavallo giusto su cui puntare per le prossime candidature amministrative. Una scelta facile ma non banale, quella di proporre il tenace commerciante del centro storico, da anni in prima linea sulle questioni calde della città.
La terza opzione di questo primo girone di probabili candidature ruota appunto intorno ad Anima civica. Che, come sottolineato più volte dai promotori, non parte dai nomi, ma dai temi di carattere programmatico. E dietro le quinte di questo delicato valzer che muove i primi passi su un filo di musica appena accennata da un’orchestra, si agita un’altra parte del Partito democratico, si dice, ansiosamente a caccia di primarie.