Alessandro Frattaroli
Si è svolta questa mattina, presso il Palatennistavolo di Terni, l’annuale “Festa dell’Arma” dei Carabinieri, per il suo 198° anniversario. Lo slogan scelto quest’anno, come già anticipato dal Comandante Alverone, è “Noi ci siamo”, frase che vuole mettere in risalto la capacità di ascolto, la tempestività ed il dialogo con i cittadini che i Carabinieri cercano di attuare nella loro attività di prevenzione e repressione del crimine. Presenti alla cerimonia tutte le più importanti autorità civili, militari e religiose della Provincia ternana. A partire dal Sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, il Prefetto, dott. Vittorio Saladino, il Questore, dott. Luigi Vita, i Presidenti dei Tribunali di Terni e Orvieto, dott. Girolamo Lanzelotto e Edoardo Cofano, il GIP di Terni, dott. Maurizio Santoloci, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Domenico Solfaroli Camilloci, in procinto di trasferirsi a Roma, e l’Arcivescovo di Todi e Orvieto, mons. Benedetto Tuzia. Rituale come al solito toccante, con la cerimonia dell’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli, e successivo discorso del comandante Giuseppe Alverone, il quale ha ricordato, con un commovente minuto di silenzio le vittime del sisma che ha colpito, e sta colpendo in questi giorni l’Emilia. Breve e significativo il discorso del Comandante, che ha esplicato il motivo della scelta del logo “Noi ci siamo” ed ha messo in risalto l’attività delle Stazioni dei Caraninieri, come vero e proprio nucleo dell’Arma, tassello insostituibile del sistema operativo nazionale. Alverone ha poi ricordato la costante e fondamentale opera di armonizzazione del servizio con tutte le altre forze di Polizia, e soprattutto l’importante aiuto dei cittadini alla repressione del crimine.
Il Colonnello, sulla base dei dati dell’attività operativa, ha affermato che “la provincia di Terni è sicura, è tranquilla, e vivibile. Per rimanere aderenti alla realtà non bisogna farsi condizionare da una sopravvalutazione emotiva della minaccia. a volte infatti si tende a valutare il pericolo non per il suo effettivo e concreto dimensionamento ma piuttosto, per quanto esso è in grado di incidere sulla comune sensazione di sicurezza”.
L’Ufficiale ha inoltre evidenziato che “il sistema di sicurezza della provincia di Terni beneficia anche dell’alto senso civico della maggior parte dei cittadini ternani che hanno ben raccolto l’appello delle Istituzioni per un modello di sicurezza partecipata. Infatti, sempre più spesso, il cittadino ternano che assiste alla commissione di reati non si gira dall’altra parte ma interviene, attiva le forze di polizia, partecipa in modo consapevole, responsabile e spesso, coraggioso nel contrastare le azioni criminali”.
Non a caso, anche quest’anno, sono stati premiati dall’Arma due cittadini ternani, Maria Cristina Valenti e Roberto Giulivi, che si sono distinti, per il loro senso civico collaborando con le forze dell’ordine. Al termine del discorso il Comandante Alverone ha voluto pubblicamente ringraziare il Comandante della Guardia di Finanza Domenico Solfaroli Camilloci, come già ricordato prossimo al trasferimento, per la collaborazione dimostrata ed il lavoro svolto insieme per il bene della città, e tutti i giudici ed i Procuratori della Repubblica di Terni ed Orvieto, fondamentali, con il loro operato, per ottenere dei risultati soddisfacenti, tanto da poter parlare di Terni come un Provincia sicura e vivibile. Al termine della cerimonia sono stai consegnati i riconoscimenti ai due cittadini ternani citati ed ai Carabinieri del Comando Provinciale di Terni che si sono distinti nelle loro attività di servizio, inoltre sono stati conferiti riconoscimenti speciali agli operatori delle Centrali Operative di Terni, Amelia ed Orvieto.
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