Sinea O’Connor è una bufala. Sinead O’Connor non è una bufala. Sinead è una trovata pubblicitaria. Sinead non verrà, causa ‘coccodrillo’. Ladies and Gentleman Sinead O’ Connor! Testa rasata, occhiali scuri, piedi scalzi e croce al collo. Gli effetti del tempo sul fisico della cantante. Parte la canzone. La voce è bassa, si sente a malapena. Sinead è bollita. Chi non ha pensato questo nei primi trenta secondi di esibizione alzi la mano. Della O’Connor di “Nothing Compares 2U” solo il nome. Questo deve aver pensato. Questo deve aver pensato, prima dell’attacco. La canzone esplode, con lei anche la cantante. Ladies and Gentleman, eccola Sinead O’Connor!
Se scrivere male e criticare un artista è molto facile, altrettanto non lo è quando l’esibizione è impeccabile. Con la sua ultima fatica – I’m not Bossy, I’m the Boss- la cantante sembre essere ‘risorta’ dalle ceneri che così a lungo l’avevano tenuta lontano dal palcoscenico. Le sue canzoni sembrano trasmettere una serenità ritrovata, ed una gioia che sembrava persa. I suoi testi parlano molto di Dio, che spazza la paura. Un messaggio di pace per chi soffre. La voce trasmette energia pura.
La sua voce! Qualcosa che il tempo non è ancora riusciuto a scalfire. Qualcuno è rimasto un po’ deluso dall’assenza, nella scaletta, di uno dei pezzi che più l’hanno resa celebre nel tempo. Ma come scritto in precedenza, quella che si è esibita ieri a Terni non è più la Sinead O’Connor della struggente “Nothing Compares 2U”. Quando un artista cambia pelle, un vero artista, la cambia completamente. Non se ne abbiano a male i fan.
Particolarmente apprezzata è stata anche l’esibizione di Hollie Cook, che è riuscita a rompere il ghiaccio sul grande palco nel migliore dei modi. Tra i suoi pezzi molti arrangiamenti ‘reggae’, e grande capacità di presenza sul palco. Qui è più conosciuta come la figlia di quel Cook, che alla batteria dei Sex Pistols ha fatto la storia del ‘Punk’. A Londra sicuramente è conosciuta anche per le sue doti canore. Di Terni On liberi di criticare -l’organizzazione, location ecc. ecc.- ma sulla scelta degli artisti “Vip”, cosa si poteva chiedere di meglio?
Le foto sono di Federica Pucino ©