La paura di una nuova scossa di terremoto e le procedure di verifica tecnica di agibilità degli edifici rendono questi giorni particolarmente difficili per le istituzioni che si trovano ad affrontare l’emergenza del sisma che ha colpito duramente il centro Italia. Sopratutto gli edifici pubblici, in particolare le scuole, devono essere scrupolosamente controllati prima che gli alunni, gli insegnanti e tutto il personale impiegato possano rientrare in sicurezza negli edifici scolastici. Per questo, dalla Regione, sono arrivate due note che hanno creato un po’ di confusione nelle amministrazioni locali, come nel caso di Terni, dove il sindaco Leopoldo Di Girolamo, dopo aver firmato l’ordinanza di riapertura delle scuole, è stato ‘invitato’ dalla prima nota della Regione a fare dietro front e a prolungare la chiusura fino al 5 novembre, così come chiesto dall’assessore regionale Antonio Bartolini, per verificare che tutti i piani di evacuazione siano efficaci.
A questa comunicazione, ne è seguita un’altra, alle 20.30, dove l’invito sembra assumere l’aspetto di una vera e propria ordinanza. Leggiamo il testo:
“Le attività didattiche delle scuole umbre sono sospese fino al 5 novembre compreso: è quanto deciso nel corso dell’incontro che si è tenuto nella sede del Centro di Protezione civile di Foligno con l’assessore regionale, Antonio Bartolini, i sindaci dei Comuni umbri, la dirigente dell’Ufficio Scolastico regional, Sabrina Boarelli e i rappresentanti delle Province di Perugia e Terni, il presidente di ANCI Umbria, Francesco De Rebotti.
La sospensione dell’attività didattica, richiesta dalla Regione in accordo con l’ufficio scolastico regionale e attuata dai Comuni, permetterà alle amministrazioni che ancora non hanno ultimato le ricognizioni di completarle e alle altre di agevolare le istituzioni scolastiche nell’aggiornamento dei piani di sicurezza e nel coordinamento delle azioni per la gestione.
La decisione è motivata dal fatto che si avrà così la possibilità di verificare i piani di sicurezza e di completare la residua attività di controllo degli edifici in modo capillare, cosa che in molti comuni é già avvenuta con esito positivo nella stragrande maggioranza dei casi.
Si tratta solo di una ulteriore misura precauzionale introdotta dalla Regione, oltre quelle ampiamente adottate dai sindaci del territorio”.
Nonostante questa seconda nota della Regione, il dirigente della scuola di Ferentillo “G. Fanciulli”, il prof. Fabrizio Canolla, ha pubblicato sul sito ufficiale dell’istituto una circolare per rendere noto che: “A seguito dell’adesione all’invito della Presidente della Regione Umbria e dell’USR da parte dei rispettivi Sindaci, si comunica che i plessi scolastici di Arrone e Montefranco resteranno chiusi fino a sabato 5 novembre compreso, mentre i plessi scolastici di Ferentillo, su indicazione del Comune, riapriranno regolarmente da domani, 3 novembre 2016”.
“Su indicazione del Comune”, precisa il dirigente scolastico; evidentemente il via libera viene proprio dal primo cittadino Paolo Silveri.
A questo punto si verifica il corto circuito a livello di comunicazione istituzionale. Precisiamo che sul sito del Comune di Ferentillo l’ultima news in evidenza risale al 26/10/2016.
Così, avvertiti gli insegnanti, qualcuno anche telefonicamente, e messa la circolare sul sito della scuola “Fanciulli”, domani la scuola di Ferentillo potrebbe essere l’unica aperta in tutta la Regione.
La diffida dei Cobas – La scrivente OS, Cobas-comitati di base della scuola di Terni VISTA la disposizione di chiusura delle scuole del Presidente della Regione, dove tra l’altro si afferma che “i sindaci sono invitati a valutare la riapertura delle scuole umbra a partire dal giorno 7 novembre”;
la decisione di sospendere le attività didattiche presa nell’incontro nella sede della Protezione civile a Foligno cui hanno partecipato il dirigente USR Umbria, l’assessore regionale Bartolini, i rappresentanti delle province di Terni e Perugia e il presidente ANCI Umbria; PRESO ATTO della circolare della S.V. in cui si dispone per il 3 novembre 2016 l’apertura del plesso di Ferentillo dell’IC Fanciulli, in aperta violazione di quanto sopra esposto e assumendosi una grave responsabilità rispetto alla sicurezza degli studenti e dei lavoratori della scuola; PRESENTA Atto formale di diffida ad aprire il plesso di Ferentillo dell’IC Fanciulli prima del 7 novembre 2016.
In caso di inottemperanza della diffida la scrivente O.S. si riserva di adire alle vie legali
