Non ce l’ha fatta il 20enne albanese accoltellato lunedì notte fuori dalla discoteca Lo Scalo da un connazionale. La rissa era iniziata in discoteca dopo alcuni apprezzamenti del 20enne a una ragazza ternana, che faceva parte di un altro ‘gruppo’ di amici. L’intervento dei buttafuori per calmare gli animi era però servito soltanto a ritardare la tragedia, che si era poi consumata in strada, dopo una lotta all’arma bianca. Il giovane è stato trafitto da un unico colpo all’addome con una lama molto appuntita di 6 cm che gli ha reciso l’arteria addominale. Inutili i tentativi fatti in questi giorni al Santa Maria, quando il ragazzo è stato portato in ospedale le sue condizioni erano già disperate ed è spirato ieri sera intorno alle 21:00 per arresto cardio-circolatorio.
Tutti i protagonisti di questa vicenda, compresa la vittima, erano già noti alle forze dell’ordine. La Polizia grazie alla collaborazione tra la Squadra Volante e la Mobile e il prezioso sostegno della magistratura è riuscita a bloccare in brevissimo tutti i soggetti coinvolti arrestando 4 persone, tra cui tre ternani con precedenti per droga, e l’assassino che ha fatto recuperare l’arma del delitto è ha confessato l’omicidio, affermando che si sia trattata di legittima difesa visto che anche la vittima è stata trovata con un coltello nascosto nella cintura.
In queste ore è al vaglio degli inquirenti anche la posizione della discoteca. Come ha spiegato il Questore di Terni Dr. Carmine Belfiore “forse questa tragedia si sarebbe potuta evitare se ci avessero contattato prima. Invece nessuno ci ha detto niente e la volante che è intervenuta è stata allertata da un gruppo di ragazzi mentre svolgeva le ordinarie operazioni di controllo del territorio”. Oltre alla mancata segnalazione da parte della sicurezza della discoteca dalla questura ricordano come tutti i protagonisti di questa tragica vicenda siano già noti alle forze dell’ordine ma liberi di agire a proprio piacimento: “Noi ci mettiamo tutto il nostro impegno e tutte le forze – ha proseguito il Dr Carmine Belfiore – ma purtroppo a volte questo non è sufficiente”.
