Il 2014 raccontato dalla cronaca / La timeline dei principali processi - Tuttoggi.info

Il 2014 raccontato dalla cronaca / La timeline dei principali processi

Sara Minciaroni

Il 2014 raccontato dalla cronaca / La timeline dei principali processi

Le storie di cronaca che hanno caratterizzato l'anno che si chiude tra delitti, processi e sentenze in Umbria
Mer, 31/12/2014 - 18:20

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Quello che si va a chiudere in Umbria è stato un anno caratterizzato da gravi fatti di sangue, da lunghi processi e importanti sentenze, da inchieste e eventi eclatanti che hanno riempito le pagine di cronaca, anche nazionale.

Ripercorrendolo in ordine cronologico vediamo come il mese di gennaio sia stato caratterizzato dalla chiusura delle indagini per la “Strage del Broletto” (6 marzo 2013) nella quale per mano dell’omicida-suicida Andrea Zampi hanno perso la vita Margherita Peccati e Daniela Crispolti, trucidate a colpi di arma da fuoco nella sede del palazzo della Regione. Quattro sono le persone indagate a vario titolo . In aula si tornerà il 21 gennaio quando si stabilirà o meno il rinvio a giudizio e l’eventuale inizio di un processo per i 4. TUTTI GLI ARTICOLI SULLA STRAGE DEL BROLETTO

Il 30 gennaio è arrivata da Firenze la sentenza della Corte d’Appello che ha condannato Raffaele Sollecito e Amanda Knox rispettivamente a 25 e 28 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher. Le difese hanno annunciato un ricorso che verrà discusso il prossimo 25 marzo davanti alla Cassazione, quando saranno ormai trascorsi più di 7 anni dall’omicidio della giovane studentessa inglese. TUTTI GLI ARTICOLI RELATIVI ALL’OMICIDIO DI MEREDITH KERCHER.

Il 31 gennaio è arrivata anche la condanna a 30 anni per Pietro Cesarini, reo confesso per l’omicidio del giovanissimo Ovidio Stamulis. Un tremendo delitto commesso dal patrigno a colpi di mattarello nella loro casa di Pietrafitta a Piegaro, da dove lo stesso giorno in cui è stato massacrato, Ovidio avrebbe dovuto andarsene come disposto dal tribunale dei minori. Una tragedia che secondo molti poteva essere evitata. TUTTI GLI ARTICOLI SULL’OMICIDIO DEL GIOVANE OVIDIO.

Il 3 febbraio è arrivato il rinvio a giudizio per Riccardo e Valerio Menenti. Padre e figlio accusati di essere l’esecutore materiale ed il mandante dell’ “Omicidio di Via Ricci”, nel quale Alessandro Polizzi a 24 anni è stato ucciso da un colpo di pistola e la fidanzata Julia Tosti è rimasta ferita, sotto i colpi di un’arma contundente e trafitta al braccio dallo stesso proiettile che ha ammazzato il suo ragazzo. Il processo è in corso e il ritmo delle udienze, non senza colpi di scena, ha scandito tutto il 2014. La sentenza potrebbe arrivare nel marzo del 2015. TUTTI GLI ARTICOLI SULL’OMICIDIO DI VIA RICCI.

Il 27 febbraio con un solo fendente alla schiena è stato ucciso a Perugia Lassad Gouma, 43 anni, tunisino irregolare con diversi precedenti. Per il suo omicidio è stato arrestato Edmont Kuci, albanese di 51 anni, quasi incensurato e con regolare permesso di soggiorno. Un delitto, quello avvenuto nell’ostello comunale in via Romana, zona della Pallotta, maturato per dissidi personali e per un rancore aggravato dalla fragilità del 51enne con problemi di alcolismo.

L’8 marzo l’Umbria è teatro di un orrendo femminicidioOfelia Bontoiu, 28 anni, è morta sgozzata per mano dell’uomo che diceva di amarla. Danut (detto Daniel) Darbu anche lui 28enne, voleva portarla via con sé in Inghilterra, dove da qualche tempo si era trasferito e lavorava. Forse è stato questo il movente della tragedia avvenuta a Gualdo Tadino. L’uomo dopo l’omicidio e il messaggio alla sorella (si parlò addirittura di un video agghiacciante che avrebbe girato con il telefonino) ha rivolto verso di sé lo stesso coltello. TUTTI GLI ARTICOLI RELATIVI ALL’OMICIDIO DI OFELIA.

Il 1 aprile i carabinieri di Perugia arrestano due persone per un presunto giro criminale che ruoterebbe secondo gli inquirenti attorno ad una singola figura, quella di Salvatore Procopio, fermato insieme alla compagna perugina Benedetta Lucaroni. Sarebbe lui, e al solo scopo di vendetta, ad aver esploso in due diversi episodi due colpi d’arma da fuoco contro le vetrine di due attività commerciali di Ponte Felcino e Ponte Valleceppi. Ma le persone colpite da misure cautelari sono in tutto 5,  ai quali vengono contestati i reati di estorsione, danneggiamento aggravato e porto illegale di arma comune da sparo.

Il 14 aprile le ultime grida di Giuseppina Corvi, 43 anni, richiamano i vicini e fanno scattare l’allarme. Nulla potranno i soccorsi, la donna morirà per ferite da arma da taglio. Il presunto killer, poi reo confesso, è Franco Rinaldi, l’ex marito, che è stato fermato su un terrazzo dietro il palazzo di via Fringuello a Borgo Rivo (Terni). Si stava infilando una giacca sopra la tuta bianca che aveva indossato, come con ogni probabilità cercheranno di dimostrare gli inquirenti, con premeditazione, dopo aver massacrato la donna per gelosia. Il processo con rito abbreviato è in corso. La difesa ha richiesto una perizia psichiatrica.

Il 21 maggio la Corte d’Appello di Perugia dopo due ore di camera di consiglio ha confermato la sentenza di primo grado nei confronti di Iulian Ghiorghita, Aurel Rosu e Dorel Gheorghita, che uccisero nel marzo 2012 il giovane bancario Luca Rosi durante una rapina sfociata nel sangue. Confermata per tutti l’aggravante della crudeltà è invece decaduta quella dei futili motivi; confermati anche i venti anni di carcere per il basista Catalin Simionescu. 

Il 19 giugno, al culmine del dibattito su “Perugia capitale della droga avviene un fatto incredibile e inaspettato. Durante una conferenza stampa il Prefetto di Perugia Antonio Reppucci pronuncia frasi poi ritenute gravemente offensive nei confronti delle madri che hanno un figlio tossicodipendente “si devono suicidare – dice Reppucci – sono delle fallite“. Piovono reazioni ad ogni livello, fino al tweet del presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla reazione del ministro Angelino Alfano che lo rimuove dall’incarico. Il nuovo Prefetto di Perugia è Antonella De Miro. TUTTA LA VICENDA DEL PREFETTO REPPUCCI.

Il 2 luglio nei boschi del ternano viene ritrovato un corpo senza vita, quello di Victor Marian Lordache la cui scomparsa era stata segnalata dai familiari due mesi primaLo ha ucciso nel suo garage con un colpo di pistola in testa e poi lo ha trasportato il corpo nei boschi di Stroncone e lo ha seppellito Andrea Arcangeli, ternano di 45 anni che ha poi confessato l’omicidio. Il movente sembra chiaramente di natura passionale, sullo sfondo una relazione omosessuale molto travagliata tra i due. 

Il 6 luglio la regione si macchia di un altro gravissimo fatto di cronaca. Follia pura, come verrà definito il gesto di Riccardo Bazzurri, 31 anni, perugino residente a Villa Pitignano. L’uomo, un carrozziere che aveva perso da poco il lavoro, ha sparato alla ex convivente, Ilaria Abbate, (24 anni), al figlioletto di due anni e ad un’amica della donna, Ilaria Toni (34 anni). Le due donne ed il bambino si trovavano all’interno della loro autovettura, davanti all’abitazione dell’amica a Ponte Valleceppi di Perugia. Bazzurri si è poi sparato alla testa, per morire qualche giorno dopo in ospedale dove i suoi organi sono stati poi espiantati e donati. Anche Ilaria, madre del bimbo non ce l’ha fatta, la sua vita appesa ad un filo per giorni si è spenta in ospedale. Per il piccolo un trasferimento al Mayer di Firenze e lunghissimi mesi in ospedale lottando tra la vita e la morte. Le sue condizioni in questi ultimi tempi si sarebbero stabilizzate tanto da far sperare in prossime dimissioni. TUTTI GLI ARTICOLI SULLA SPARATORIA DI PONTE VALLECEPPI.

Il 19 settembre si toglie la vita Don Franco Bucarini. Il prete 73enne, tristemente coinvolto in una vicenda giudiziaria che lo aveva visto denunciare un tentativo di estorsione, viene trovato privo di vita nella sua abitazione di Perugia. Le indagini degli inquirenti hanno portato nei mesi successi al fermo di tre persone, rintracciate in momenti differenti, considerate responsabili del ricatto e coinvolte nelle vicende che hanno spinto l’anziano parroco a togliersi la vita dopo il clamore suscitato dalla vicenda. LA VICENDA DI DON FRANCO BUCARINI.

Il 27 settembre arrivano le richieste dell’accusa nel processo per l’inchiesta denominata “Appaltopoli”. Un processo “storico”, non solo per i numeri che lo riguardano (a partire dai 39 imputati, dalle 5 grandi aziende coinvolte, dal numero degli avvocati impegnati e dal numero delle udienze e dalle centinaia di pagine di trascrizioni di intercettazioni telefoniche che sono state escluse dal dibattimento e poi dichiarate inutilizzabili) ma soprattutto perché l’inchiesta da cui è scaturito ha fatto tremare i palazzi pubblici perugini a partire da quello della Provincia di Perugia. In aula si torna secondo il calendario il 16 gennaio, giorno in cui potrebbe arrivare la sentenza. TUTTI GLI ARTICOLI RELATIVI AL PROCESSO “APPALTOPOLI”

Il 29 ottobre la Corte d’Assise d’Appello di Perugia conferma la condanna all’ergastolo per Ndrec Laska, reo confesso per l’omicidio di Sergio Scoscia e della madre Maria Raffaelli durante una rapina nel loro casale di Cenerente. La Corte ha poi ridotto la condanna per il “palo” Artan Gjoka detto Anton dall’ergastolo a 20 anni di reclusione ed ha ridotto infine la condanna a Perdoda Marjana, considerata la mente e basista della rapina, a 4 anni e 6 mesi di reclusione.  TUTTI GLI ARTICOLI RELATIVI ALL’OMICIDIO DI CENERENTE.

Il 9 novembre è arrivata in tribunale la triste vicenda legata alla morte della studentessa Cheng Shangla ragazza di origine cinese di appena 19 anni che nell’agosto del 2013 è stata trovata morta a Monte del Lago. Ad ucciderla, secondo l’autopsia, una dose letale di mdma liquida (la cosiddetta droga dello stupro). Con l’ipotesi di reato di omissione di soccorso, occultamento di cadavere e morte come conseguenza di altro delitto è stato indagato un fiorentino di 38 anni che aveva conosciuto la ragazza su internet. La vicenda giudiziaria è ancora nella sua fase preliminare. Il Gup nella prossima udienza del 27 gennaio dovrebbe decidere se rinviare l’uomo a giudizio. TUTTI GLI ARTICOLI RELATIVI ALLA MORTE DELLA STUDENTESSA CINESE

Il 18 novembre si chiude il primo capitolo dell’ inchiesta denominata “Sanitopoli”. Dopo otto ore di camera di consiglio, l’ex governatrice dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti viene condannata a otto mesi di reclusione (con pena sospesa e la non menzione della condanna nel casellario giudiziale) e l’ex assessore alla Sanità Maurizio Rosi e l’ex direttore della direzione regionale dell’Umbria alla Sanità Paolo Di Loreto vengono condannati entrambi ad otto mesi e quindici giorni. Assolti tutti gli altri imputati. Il ricorso è già stato annunciato. TUTTI GLI ARTICOLI SULL’INCHIESTA SANITOPOLI.

Il 10 dicembre i carabinieri hanno eseguito nella provincia di Perugia e in altre località del territorio nazionale 62 misure cautelari (46 persone arrestate, sette ai domiciliari e le altre sottoposte a obbligo di dimora), emesse su richiesta della procura distrettuale antimafia di Perugia, per associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, danneggiamento, bancarotta fraudolenta, truffa, trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante delle finalità mafiose, nonché per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione, ed hanno eseguito sequestri di beni per 30 milioni di euro. Un’inchiesta che descrive la “progressiva mafizzazione” del territorio perugino a partire da Ponte San Giovanni. TUTTI GLI ARTICOLI RELATIVI ALL’OPERAZIONE “QUARTO PASSO”

L’11 dicembre si chiude un’altra fase del tragico “Omicidio di Cenerente”: Alfons Gjergji (l’unico degli imputati a non aver scelto il rito abbreviato) viene condannato al massimo della pena prevista dalla legge italiana: ergastolo con tre anni di isolamento diurno. Anche più di quanto aveva chiesto l’accusa per l’albanese imputato dell’omicidio. TUTTI GLI ARTICOLI RELATIVI ALL’OMICIDIO DI CENERENTE.

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