Diabete, l'Associazione il Cammino dona un ossimetro all'ospedale tifernate - Tuttoggi.info

Diabete, l’Associazione il Cammino dona un ossimetro all’ospedale tifernate

Redazione

Diabete, l’Associazione il Cammino dona un ossimetro all’ospedale tifernate

Lo strumento servirà a misurare la pressione parziale dell'ossigeno nelle problematiche del piede diabetico / Pacchiarini "Ulteriore passo avanti per migliorare capacità diagnostica e terapeutica
Mer, 18/03/2015 - 15:53

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La dotazione tecnologica e strumentale del servizio di Diabetologia di Città di Castello si arricchisce grazie all’associazione Il Cammino, che ha donato un ossimetro transcutaneo per la misurazione della pressione parziale dell’ossigeno nelle problematiche del piede diabetico, una della più invalidanti e temibili complicanze del diabete, che incide dal 5 al 10% della casistica generale, con gravi conseguenze sul piano personale, sociale e sanitario.

Lo strumento è stato consegnato mercoledì 18 marzo all’ospedale di Città di Castello dove ha sede il servizio. Erano presenti il direttore sanitario della USL Umbria 1 Diamante Pacchiarini, il presidente dell’associazione Il Cammino Modesto Urbani, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello Italo Cesarotti, l’assessore comunale Riccardo Carletti e il responsabile del servizio Diabetologia della USL Umbria 1 Roberto Norgiolini.

Nel ringraziare l’associazione Il Cammino per l’importante contributo, che consente di potenziare l’ambulatorio podologicodella diabetologia di Città di Castello, il direttore sanitario Pacchiarini ha sottolineato che questa donazione “ci fa fare un ulteriore passo avanti per migliorare la capacità diagnostica e terapeutica nell’ambito dei servizi ai pazienti diabetici” ed ha ricordato che proprio da Città di Castello, centro diabetologico di eccellenza, è partita un anno fa una sperimentazione di telemedicina domiciliare applicata al diabete mellito tipo 2, un innovativo sistema di assistenza in remoto con azione di tutorship mirata che, integrata con le attività cliniche tradizionali, può favorire maggiore efficacia clinica e migliore efficienza gestionale, con particolare riferimento alla cura di pazienti diabetici complessi e poco aderenti alle terapie.

Il problema del piede diabetico, poco conosciuto e  spesso mal trattato,  è purtroppo in costante aumento determinando un elevato tasso di ospedalizzazione e costi ingenti per la sua gestione. Colpisce pazienti con lunga durata di malattia, con comorbilità associate, fragili e complesse da gestire cronicamente.  L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che nel 2025 saranno oltre 300milioni i diabetici rispetto ai 120 milioni calcolati nel 1996 e questo può facilmente immaginare quale dimensione assuma questo problema, considerando anche che dal 10 al 15% dei diabetici andrà incontro nella vita a un’ulcera del piede che richiederà cure mediche o chirurgiche.

“L’ossimetria transcutanea ha spiegato il dottor Norgioliniè un esame semplice, non invasivo e indolore che si rivela molto utile in termini di prevenzione e diagnosi precoce delle lesioni del piede nei pazienti diabetici e inoltre consente una costante valutazione dell’efficacia terapeutica, contribuendo in modo determinante alla riduzione delle amputazioni e delle invalidità, e garantendo quindi un miglioramento della qualità della vita delle persone con diabete mellito che in Alto Tevere sono circa 4.400 con netta prevalenza della forma dell’adulto (diabete tipo 2). Nel 2014 l’ambulatorio podologico del servizio ha eseguito 1100 valutazioni podologiche”.

“L’associazione diabetici Alta Valle del Tevere Onlus Il Cammino – ha ricordato il presidente Modesto Urbani, ringraziando per il contributo anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello – opera a favore dei malati di diabete in stretta sinergia con il servizio di Diabetologia di Città di Castello, promuovendo iniziative di raccolta fondi non soltanto per donare strumentazioni tecnologiche ma anche per sostenere iniziative di educazione sanitaria, informazione e prevenzione del diabete e delle sue complicanze, mantenendo relazioni con istituzioni ed enti del territorio”.

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