Galligari eletto presidente del consiglio. Zuccarini, nel discorso di insediamento, si toglie qualche sassolino della campagna elettorale.
Inizia lo ‘Zuccarini bis’ con la prima seduta del consiglio comunale, che ha visto l’insediamento della giunta e l’elezione del presidente della massima assise cittadina. Seppellita l’ascia di guerra elettorale? Non molto perché il sindaco Stefano Zuccarini, nel suo discorso di insediamento, non ha rinunciato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe, dopo una campagna elettorale abbastanza aspra.
Zuccarini si toglie i sassolini dalle scarpe: “Fermato un treno in arrivo dal passato”
Dopo i riferimenti al sindaco e al suo rappresentare “per intero” tutta la città” e al fatto che il Comune “è resterà la casa di tutti i folignati“, Zuccarini ha iniziato ad affondare: “Sono il sindaco di tutti i folignati, anche di quelli che non mi hanno votato. Questo non vuol dire rinunciare ai propri ideali, né che non ci saranno scontri politici, ma è legittimo confidare in un’opposizione costruttiva“. E ancora: “Ci lasciamo alle spalle una campagna elettorale dura e persino sopra le righe: spiace rilevare che proprio coloro che hanno voluto fare del dialogo, dell’incontro e della pacificazione la loro bandiera, abbiano invece scelto di inasprire il clima, diffondere astio e a volte diffamazione, evitare confronti con la strategia, a soli fini elettorali, di puntare a dividere la città in democratici ed antidemocratici, in buoni e cattivi, in base ad un’autocelebrativa quanto inesistente superiorità morale. Mi auguro che si possa avviare quel confronto che è mancato in campagna elettorale”. Rimarcata l’assenza di una telefonata e di una stretta di mano, a fine elezioni, tra Masciotti e Zuccarini: “Sarebbe stato opportuno, istituzionalmente doveroso e politicamente corretto, ricevere una telefonata, un messaggio o una significativa stretta di mano da parte di chi è uscito sconfitto dalle urne. I folignati hanno scelto di fermare un treno in arrivo dal passato preferendo id volare sempre più alto”.
Sul futuro ribadito che la parola d’ordine sarà partecipazione e la grande azione che ci sarà in favore del territorio all’insegna di un programma “premiato dalle urne. Un programma articolato e concreto e non un libro di sogni e slogan ad effetto, confezionati ad arte per racimolare facili consensi”. Parole di apprezzamento anche per la giunta e per il consiglieri comunali. Il candidato della coalizione progressista Mauro Masciotti, che ha aderito al gruppo di Foligno Domani, ha ricordato come l’elezione abbia dato una maggioranza grazie al tipo di legge elettorale e che tra le due coalizioni ci siano 27 voti di differenza. “Faremo opposizione corretta e dura, perché avremo idee che non si sposano. La chiave sarà la partecipazione assoluta dei cittadini alle scelte”, anche alla luce del grande astensionismo manifestato. La neocapogruppo di Fdi, Valentina Gualdoni ha espresso il punto di vista del primo partito della città promettendo impegno all’insegna “dell’ascolto, del confronto e del dialogo con il contributo di tutti”.
Le deleghe assegnate
Rese note dal sindaco le deleghe complessive che il sindaco ha attribuito alla giunta, dopo il primo giro di assegnazioni. Una redistribuzione che cambia gli equilibri rispetto a quello che era apparsa in un primo momento la giunta. Zuccarini tiene per sè elaborazione nuovo P.R.G., sicurezza, polizia municipale, sanità, gemellaggi, anticorruzione e trasparenza, protezione civile, personale, tutela degli animali; Riccardo Meloni, al quale è stata attribuita la carica di vicesindaco, avrà bilancio, tributi, sviluppo economico, Giostra della Quintana, rapporti con le frazioni e i territori montani, rapporti con il Centro Studi; Marco Cesaro: lavori pubblici, attività manutentive, mobilità e traffico, politiche per l’efficientamento energetico, rapporti con le società partecipate, rapporti con il Consiglio comunale, politiche ambientali, sport, impiantistica sportiva; Decio Barili: urbanistica, edilizia privata, completamento ricostruzione post sisma 1997 e sisma 2016, agenda urbana, innovazione tecnologica e digitale, informatizzazione, impiantistica pubblicitaria; Michela Giuliani: turismo, promozione del territorio, Parco di Colfiorito, grandi eventi, fondi europei, Completamento Sviluppo Rurale (C.S.R), arredo urbano, comunicazione, patrimonio; Alessandra Leoni: attività culturali, politiche giovanili, centro storico, agricoltura; Elisabetta Ugolinelli: scuola, alta formazione, pari opportunità, iniziative per la memoria, commercio; Lorenzo Schiarea; politiche sociali, politiche familiari, politiche per la disabilità, welfare, edilizia residenziale pubblica, cooperazione internazionale.
Galligari presidente del consiglio comunale
Con tutti i pronostici della vigilia, la terza casella assegnata a Fratelli d’Italia è il presidente del consiglio comunale. Confermando tutti i rumors, ad essere eletto è stato Giuseppe Galligari, votato dalla maggioranza (dopo le due votazioni in cui erano necessari i due terzi). “Saranno anni di confronto con la stella polare della serenità e dell’ascolto”, ha detto. I vicepresidenti sono stati votati all’unanimità: Maria Frigeri vice vicario per la minoranza e Mauro Malaridotto per la maggioranza. Vice votati dopo una sospensione che aveva l’obiettivo di verificare possibili convergenze e procedere speditamente sulle votazioni.
Il risiko dei capigruppo
Entro 10 giorni ogni gruppo dovrà comunicare i propri capigruppo. C’è chi lo ha già fatto, oltre ai gruppi monopersonali: David Fantauzzi (M5S), Maria Frigeri (Patto), Federica Piermarini (Più in alto). Per il Pd la capogruppo sarà Rita Barbetti, per la lista Stefano Zuccarini sindaco Nicola Badiali. Non sciolto il nodo dentro Forza Italia. Nella Lega manca l’ufficialità ma la carica dovrebbe andare a Marco De Felicis.