Giovani musicisti italiani e stranieri, accanto ad artisti già affermati, con la possibilità di far esprimere figure nuove del panorama jazz capaci di sperimentare ed improvvisare, caratterizzano la quinta edizione del festival Young Jazz in programma a Foligno dal 29 maggio al 2 giugno. La rassegna è organizzata dall'associazione culturale “In Blue” e sostenuta da Comune di Foligno, Regione dell'Umbria e Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e che da quest'anno, si avvale del patrocinio di Umbria Jazz. “L'edizione del 2009 si caratterizza – ha spiegato stamani Giovanni Guidi, direttore artistico della rassegna – per la presenza di musicisti italiani sempre più presenti nel panorama del jazz e tre gruppi del nord Europa, provenienti da Irlanda, Norvegia e Finlandia. La rassegna si chiuderà con un grande concerto con la presenza di Enrico Rava, per i suoi 50 anni di attività artistica. Young Jazz presta attenzione, come sempre, al sociale e ha collaborato con le altre associazioni giovanili del territorio”. All'incontro era presente anche il direttore artistico di Umbria Jazz, Carlo Pagnotta, sottolineando che “il patrocinio era scontato. Fa piacere notare la presenza di tanti giovani a Foligno che si interessano al jazz. Mi piacerebbe averli anche a Perugia. Siamo a disposizione per collaborare”. L'edizione di quest'anno avrà un'anteprima giovedì 28 maggio al Parco Fluviale Hoffann con gli allievi del laboratorio improvvisazione di Musica Jazz in collaborazione con la Locomotiva e il laboratorio Prato Smeraldo per disabili. Tra i concerti si segnalano quelli del gruppo finlandese Sun Trio (sabato 30 maggio),.a palazzo Pierantoni, e del duo Matmos che propongono musica elettronica al Parco Fluviale. Per il primo giugno si esibiscono il quartetto di Daniele Tittarelli (palazzo Pierantoni) e il gruppo norvegese Chstian Wallumrhod Sextet (Auditorium San Domenico). Gran finale il 2 giugno, nella corte di palazzo Trinci con gli irlandesi del Morla Duo e il concerto “Enrico Rava Special edition” con il trombettista italiano più noto nel mondo, accompagnato da una formazione inedita, composta da jazzisti per lo più italiani, come lo stesso Giovanni Guidi, Stefano Senni, il batterista Zeno De Rossi e il sassofonista Dan Kinzelman, nativo del Michigan.