Dopo l'addio di Ruspolini e il flop alle comunali, la consigliera regionale Peppucci lascia la Lega: dure critiche a Caparvi e colleghi, che rispondono
La Lega continua a perdere pezzi a Todi. Dopo l’addio del vicesindaco Adriano Ruspolini e il bassissimo risultato alle elezioni amministrative che hanno decretato l’esclusione del partito dal nuovo consiglio comunale, anche la consigliera regionale Francesca Peppucci (nella foto con Ruspolini ed il leader nazionale Matteo Salvini) lascia il Carroccio. Non risparmiando parole al vetriolo ai vertici del partito, in primis il segretario regionale Caparvi.
Che la Peppucci si stesse allontanando dalla Lega era emerso dalla sua presa di posizione in difesa di Ruspolini un anno fa e dal mancato coinvolgimento nell’inaugurazione della sede del partito. Insomma l’addio era solo questione di tempo. Ed è arrivato dopo gli stracci volati nel Carroccio dopo il flop alle elezioni comunali. Flop che il segretario regionale Virginio Caparvi avrebbe addossato proprio alla consigliera regionale, mentre Francesca Peppucci motiva la sua mancata candidatura per problemi di salute di cui Caparvi sarebbe stato a conoscenza.
Ma la rappresentante di Palazzo Cesaroni – che continuerà a sostenere la maggioranza guidata dalla governatrice Donatella Tesei – ce l’ha anche con la gestione della Lega a livello nazionale.
Le accuse di Peppucci
“La Lega – esordisce Peppucci – è un partito che ha rinnegato i suoi valori, la sua identità, oltre ai suoi impegni con i cittadini. Un partito dove in Umbria prevale l’arroganza, l’esclusione, i personalismi e dove se non sei una persona allineata ai vertici regionali, vieni allontanato ed escluso. Per questi motivi ho deciso di protocollare le dimissioni dal Gruppo regionale della Lega e di darne dovuta comunicazione al partito. Una decisione sofferta ma ormai inevitabile, un’uscita formale che non è altro che lo specchio di una esclusione totale dalle scelte e dalle dinamiche del partito e dal gruppo regionale”.
“Mi sono iscritta alla Lega Nord – ricorda – nel 2016, prima del boom della Lega e prima che tanti iniziassero a salire sul carro del vincitore; pertanto non mi spaventano percentuali basse alla quale è destinata la Lega. Ma se i personalismi prevalgono ai principi base e se viene meno il patto assunto con i cittadini, allora non posso che fare un passo indietro. La Lega sta affrontando un momento difficile a livello nazionale per scelte poco chiare e comprensibili, decisioni che hanno tradito gli elettori. Questo è il prezzo che si paga e che paghiamo anche in Umbria a causa di una classe dirigente partitica prepotente, dove le scelte vengono assunte per convenienza personale, dove chi esprime il proprio pensiero è inevitabilmente allontanato e spinto ad abbandonare il partito.
Un movimento dove tutti sono contro tutti, dove non c’è più lo spirito di squadra che ha fatto grande la Lega. Anche se apparentemente in Umbria si prova a dare un senso di unione, perfino tra i vertici del partito le maldicenze sono all’ordine del giorno. Per di più, invece di cercare di capire quali sono gli errori commessi che hanno portato ad un’evidente perdita di consenso e rottura interna al partito, si continua a cercare il colpevole verso altre forze politiche, verso le scelte della Giunta regionale e verso chiunque sia in contrasto con la linea del partito o meglio del Segretario regionale”.
Polemiche anche nel gruppo regionale della Lega e verso i colleghi consiglieri: “Non mi ritrovo in un gruppo consiliare che di fatto non ha una guida, dove non c’è democrazia interna e discussione, dove manca una progettualità e dove non tutti sono messi sullo stesso piano, ma ci sono evidenti preferenze. Non mi ritrovo in un partito che ha perso la sua identità, che ha combattuto il vecchio modo di fare politica, ma che alla fine si sta comportando allo stesso modo di chi ci ha preceduto. Un movimento nelle cui sezioni vengono convocate riunioni per screditare addirittura gli stessi componenti del partito e non per parlare dei problemi del territorio. Un partito dove si arriva anche al personale pur di attaccarti e screditarti”.
Infine, “La goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai pieno, è l’accusa che mi ha rivolto il Segretario regionale Caparvi di “non aver messo la faccia” alle comunali di Todi, quando per primo sa che la decisione di non candidarmi è stata una scelta ponderata legata alla mia condizione personale di salute. La Lega che per prima si è battuta per la difesa delle persone più fragili e con disabilità, oggi mi rimprovera. Se questa è la posizione del partito, io non posso restare un giorno in più. Certo è che sulla situazione di Todi per il mancato risultato, la segreteria regionale dovrà trovare un colpevole così come in tante altre questioni, senza però ammettere le tante decisioni sbagliate che sono state commesse solo per antipatie personali. Mi sono candidata e c’ho messo la faccia perché non accettavo un certo sistema, pertanto non intendo essere complice, né intendo cambiare la mia persona per gli interessi di chi vuole tutelare la propria posizione. Ho una dignità come rappresentate delle istituzioni e come persona, più volte calpestata in questi due anni. Non intendo entrare nei casi particolari, ma ho il dovere di completare questo percorso a testa alta, rispettando l’impegno che ho assunto con gli umbri che ho l’onore di rappresentare in Regione Umbria”.
“Ho comunicato alla Presidente Tesei – conclude Francesca Peppucci – la mia decisione e nei prossimi giorni avrò modo di confrontarmi con lei personalmente. Nonostante questa scelta, non mancherà il mio sostegno al lavoro che con fatica e impegno la Governatrice sta portando avanti”.
La replica di Caparvi e Pastorelli: “Si dimetta dal consiglio regiornale”
Non si fa attendere però la replica del segretario regionale Virginio Caparvi e del capogruppo della Lega in consiglio regionale Stefano Pastorelli: “I veri militanti della Lega Umbria continuano a sostenere quei principi, quei tratti identitari che ci hanno sempre caratterizzato e per i quali ogni giorno si spendono per il bene della comunità a differenza di quanto ha fatto il consigliere Peppucci lasciando quel partito che le ha dato la possibilità di candidarsi come consigliere comunale a Todi nel 2017, alle Europee del 2019 e alle elezioni regionali dello stesso anno.
Per quanto ci riguarda – proseguono – il consigliere Peppucci non ha lasciato oggi la Lega Umbria, ma lo ha fatto nel momento in cui ha smesso di sostenere il partito nelle sue iniziative e nelle sue battaglie, compresa quella di Todi.
Gli individualismi, gli scarica barile, gli atteggiamenti arroganti non fanno parte del nostro modo di fare politica e di amministrare, basato sul valore della partecipazione, della squadra e della condivisione a tutti i livelli. Quello che probabilmente, per inesperienza, viene chiamato ‘allinearsi ai vertici regionali’ altro non è che il rispetto di una linea politica basata su quei valori e su quegli impegni presi con i cittadini da cui oggi la Peppucci prende le distanze.
Per scelta di coerenza la invitiamo a dimettersi dal ruolo di consigliere regionale per lasciare il posto a chi ancora crede nei valori della Lega ed anche per rispetto dei nostri eletti, dei militanti e di tutte quelle persone che volontariamente ci mettono la faccia e sostengono il nostro partito”.
(modificato alle 16 del 29 giugno)