Una colonna sormontata da una croce bianca, posta nello slargo antistante la Chiesa del Suffragio, là dove venne martirizzato San Feliciano, Patrono di Foligno. Questa è l'origine della contrada che, per molti secoli, si chiamava semplicemente “Rione Croce”. Solo nel ‘600 è arrivata la denominazione “Croce Bianca”, da cui deriva lo stemma con una candida croce mauriziana in campo rosso, ad indicare l'esistenza, all'interno del Rione Croce, o di una taverna o di una Contrada.
Il Croce Bianca non occupa che una piccola porzione del centro storico della città. Per la maggior parte la contrada si estende nella popolosa periferia, quella in direzione del prolungamento di Via Garibaldi e di Via Umberto I. Uno dei palazzi seicenteschi, appartenenti ai Butaroni, ora di proprietà dell'Opera Pia Bartocci, è la sede rionale dove è custodita tutta la storia della contrada al Campo de li Giochi, attestata dai palii vinti. Dove un tempo c'erano le cantine del palazzo, oggi è allestita la caratteristica taverna.
Il Rione Croce Bianca è il Rione con maggior numero di successi al Campo de li Giochi. E' stato il primo rione a trionfare nella prima giostra, quella disputata in Piazza della Repubblica nel 1613, e nella prima giostra della Quintana Moderna rievocata nel 1946 ottenuta grazie al cavalier “Fedele” Messer Gian Livio Sorbi.
Andrea Ponti il priore della contrada spiega che “fare il priore è molto impegnativo, a volte anche molto faticoso, ma da quando lo sono diventato, da circa un anno e mezzo, le soddisfazioni sono state tante”. Il signor Ponti è molto contento del suo rione: “è esaltante – dice – vedere l'entusiasmo de ragazzi e di tutti i volontari che si impegnano per la buona riuscita della manifestazione”.
Il “fedele” (cavaliere del Croce Bianca) è Lucio Antici che cavalcherà Scala Minore purosangue Inglese femmina di 6 anni, detentrice del record della pista con il tempo di 54' e 36''.E' tradizione della contrada scegliere per il corteo storico una ragazza della taverna che per una sera da popolana diventa una dama.L'invito naturalmente è quello di visitare numerosi la taverna, che grazie anche alla bellissima tavernetta è un luogo dove trascorrere le serate quintanare del dopo cena, sorseggiando birra e sangria.
(Valentina Ballarani)