La “guerra” all’usurpatore scoiattolo grigio per far posto agli autoctoni scoiattoli rossi sta dando buoni risultati. Il risultato finale del progetto Life U-Savereds è che ora lo scoiattolo rosso è presente su un territorio di circa 57 km2, più di 3 volte rispetto all’area di presenza conosciuta ad inizio progetto (circa 18 km2), mentre l’area di presenza del grigio si è sostanzialmente contratta e la sua presenza oggi è sporadica e legata a pochissime aree.
Il Progetto Life U-Savereds, che è stato illustrato da Valentina La Morgia dell’Ispra, Daniele Paoloni di Oikos e Umberto Sergiacomi, responsabile della Sezione Organizzazione attività venatoria della Regione Umbria, è un progetto di 4 anni (2014/2018), finanziato dal programma LIFE+ Biodiversità al fine di conservare lo scoiattolo comune europeo (o rosso) in Umbria e di tutelare in generale tutta la biodiversità forestale dell’Appennino. Un progetto promosso e realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), in collaborazione con la Regione Umbria, il Comune di Perugia, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, la Regione Lazio, Legambiente Umbria e l’Istituto OIKOS.
Il temibile scoiattolo grigio americano
Lo scoiattolo grigio è una specie alloctona introdotta in Umbria all’inizio degli anni 2000 per scopi ornamentali ed è in grado di causare rilevanti impatti sugli espande rapidamente ed instaura una forte competizione per le risorse alimentari con lo scoiattolo rosso, che risulta svantaggiato e si estingue localmente nel giro di pochi anni (in particolare, nei boschi misti di latifoglie tipici dell’Appennino). Per i suoi rilevanti impatti, lo scoiattolo grigio è incluso nell’elenco di 100 delle specie alloctone invasive più pericolose a livello europeo e mondiale e più recentemente è stato inserito nell’elenco di specie invasive di rilevanza per l’Unione Europea.
A questo punto del progetto, la popolazione di scoiattolo grigio risulta sostanzialmente ridotta rispetto ai livelli iniziali. Da una densità iniziale media di 3.37 individui/ha, si è passati ora a densità di 0.31 individui/ha. L’area di presenza della specie aliena si è inoltre significativamente ridotta, passando da circa 35 km2 ad appena 3 km2. Le popolazioni di scoiattolo rosso danno segni di ripresa e soprattutto sono aumentate le occasioni di avvistamento, anche da parte della cittadinanza, degli individui appartenenti alla specie autoctona. Le osservazioni si stanno susseguendo anche in aree da dove lo scoiattolo rosso mancava da più 10 anni.
Nel nostro contesto geografico e per gli ecosistemi appenninici è stato spiegato – la presenza dello scoiattolo grigio americano rappresenta una minaccia per la biodiversità e per lo scoiattolo rosso in particolare. I risultati raggiunti nell’area di Perugia, interessata dal progetto Life U-Savereds, sono assolutamente positivi visto che si è arrivati ad una presenza sostanzialmente ridotta dello scoiattolo grigio e a segni di ripresa molto evidenti delle popolazioni di scoiattolo rosso che è la specie autoctona del nostro ecosistema.
“Gli obiettivi del progetto – ha sottolineato l’assessore Cecchini – prevedono la conservazione dello scoiattolo rosso e della biodiversità in tutto il centro Italia; il ripristino di alcune popolazioni urbane di scoiattolo rosso (in declino in seguito alla comparsa del grigio) e interventi gestionali presso alcune aree verdi e parchi di Perugia al fine di renderli maggiormente ‘ospitali’ tramite la piantumazione di specie arboree appetibili per lo scoiattolo autoctono; la sperimentazione di tecniche di derattizzazione innovative in grado di scongiurare qualsiasi impatto sulle popolazioni di scoiattolo e altre di specie animali non-target e la contaminazione ambientale con sostanze nocive ed infine la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza e la necessità di tutelare lo scoiattolo rosso. Gli ottimi risultati in termini di aumento di presenze degli scoiattoli rossi sono anche legati alle attività di ripopolamento e di miglioramento ambientale effettuate nell’ambito del Progetto“.
Torna lo scoiattolo rosso
Nel mese di gennaio 2018 ha preso dunque avvio una delle fasi più importanti del Progetto, quella volta a incrementare il numero di scoiattoli rossi presenti a Perugia e aree limitrofe, e due animali (un maschio e una femmina) sono stati prelevati dall’area di Ponte Rio e rilasciati con successo nell’area del Percorso Verde.
Sul lungo periodo, saranno invece gli interventi di miglioramento ambientale previsti dal Progetto ad assicurare un ambiente ancora migliore per lo scoiattolo rosso. Questi ultimi interventi, avviati alla fine del 2017 in occasione della Festa dell’Albero, mirano a potenziare la capacità portante dei due parchi cittadini tramite la piantumazione di 70 piante di nocciolo in diverse aree del Perugino. Dopo il rilascio della prima coppia di individui nei mesi di maggio e giugno sono stati traslocati da diverse aree, ulteriori 6 individui (3 maschi e 3 femmine) appartenenti alla specie autoctona che sono stati rilasciati nell’area di Monte Malbe.
Dopo il rilascio, gli scoiattoli rossi sono stati monitorati tramite la tecnica della radiotelemetria, secondo un protocollo di raccolta dati più intenso nei giorni immediatamente successivi al rilascio. I risultati ottenuti hanno permesso di localizzare 4 individui i quali o si sono stabiliti nell’area di rilascio oppure si sono spostati in aree lasciate libere in seguito alla rimozione degli scoiattoli grigi. Non si è avuta alcuna segnalazione di investimento stradale o indizi che possano far ipotizzare la morte degli animali rilasciati. La popolazione di scoiattolo rosso del Percorso Verde di Pian di Massiano è stata salvata da un’estinzione pressoché certa ed oggi sono presenti almeno 6/7 scoiattoli rossi, alcuni dei quali giovani dell’anno, testimonianza dell’avvenuta riproduzione e di una buona vitalità di questa storica popolazione.