Primo giorno di scuola per gli studenti umbri, con quelli di Norcia che si sono ritrovati nelle tende e nelle tensostrutture appositamente allestite. Una situazione temporanea, in attesa che riaprano alcuni dei plessi attualmente oggetto di interventi urgenti di messa in sicurezza e che arrivino i prefabbricati.
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Avvio regolare in tutta la regione
La campanella è suonata regolarmente in tutta l’Umbria, con alcune situazioni particolari, oltre che in Valnerina, a Spoleto e Foligno. Nella città della Quintana, infatti, c’è il problema della inagibilità della scuola media “Carducci”. Gli studenti, quindi, sono stati divisi in varie strutture, tra cui la caserma Gonzaga. A Spoleto, invece, avvio delle lezioni regolare per tutti oggi, tranne che per 12 classi dell’istituto alberghiero ospitate all’Itcg “G. Spagna”, per le quali a scuola si tornerà da giovedì, dopo la scelta della dirigente scolastica. Inizio scolastico tranquillo, invece, a Perugia.
La situazione in Valnerina
Lezioni regolari, o quasi, in Valnerina ed in particolar modo nei quattro comuni del cosiddetto cratere del terremoto del 24 agosto, Norcia, Preci, Cascia e Monteleone di Spoleto. E se negli ultimi tre comuni le scuole sono state dichiarate tutte agibili, diversa è la situazione di Norcia, dove asilo e scuola materna inizieranno la prossima settimana, mentre elementari, medie e superiori oggi hanno iniziato la propria attività nelle tende e tensostrutture appositamente predisposte. Per lo meno per questa settimana, mentre da lunedì prossimo si cambierà ancora, con la riapertura dell’istituto Battaglia (superiori ed elementari, con doppio turno) e della scuola media. A fare visita agli studenti di questi quattro territori è stato questa mattina l’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini. “Con la ripresa delle attività scolastiche in tutti i comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto – ha commentato – abbiamo potuto dare un buon segnale di fiducia e di speranza per il futuro. La ripresa completa delle attività è frutto del grande lavoro di collaborazione che ha visto impegnati tutti i soggetti coinvolti, Regione, Provincia Comuni, Protezione Civile ed Ufficio Scolastico regionale. In questo modo abbiamo potuto trovare ed attuare tutte le soluzioni possibili e più idonee per permettere a ragazzi ed insegnanti di iniziare regolarmente – tenendo conto della situazione di emergenza – l’anno scolastico. Per noi è molto importante anche perché la tranquillità di studenti ed insegnanti può dare maggiore serenità anche alle loro famiglie e dunque dare maggiore fiducia e sicurezza nell’affrontare i disagi, a volte gravi, che sono scaturiti dall’evento sismico”.
A Norcia tra gite e malumori
L’assessore regionale all’istruzione ha ricordato che “mentre a Preci, Cascia e Monteleone le attività sono iniziate regolarmente negli edifici tradizionali, a Norcia abbiamo dovuto riorganizzare il tutto, vista l’inagibilità dell’edificio che ospitava la scuola primaria. Questa prima settimana così sarà un po’ diversa, sia per le varie sedi, sia per gli orari ed anche per le attività che gli studenti potranno fare. Ad esempio a partire da domani, 13 settembre, gli studenti dell’Istituto Battaglia (dove si potranno concentrare lezioni e mensa anche di altre scuole in attesa di sedi stabili) si recheranno in visita all’Osservatorio sismico Bina di Perugia, e nei giorni successivi al Centro della Protezione Civile di Foligno, alla sede del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ed alle sedi istituzionali della Regione Umbria a Perugia. Già dalla prossima settimana riavremo a disposizione l’edificio della Scuola secondaria di primo grado, riaprirà la scuola dell’infanzia, mentre la scuola primaria proseguirà le sue attività presso l’Istituto Battaglia in attesa dell’installazione dei moduli della nuova sede provvisoria che sono stati messi a disposizione dalla Consulta della Fondazioni delle Casse di Risparmio dell’Umbria”. Prefabbricati che la dirigente scolastica spera possano arrivare ed essere operativi già tra una ventina di giorni, ad inizio ottobre. Ma le soluzioni adottate dalle istituzioni non convincono del tutto i genitori, soprattutto quelli dei bambini più piccoli. In molti vorrebbero infatti che i loro figli rimanessero in tenda invece che fare lezione in strutture come la scuola media e la superiore. Nonostante lo sciame sismico sembri attenuarsi, hanno timore che si registrino nuove scosse di entità rilevante. E le preoccupazioni riguardano soprattutto l’istituto Battaglia: dopo il terremoto è stata dichiarata agibile la parte più vecchia mentre quella nuova ha bisogno di interventi, già iniziati. La scuola superiore tra l’altro 10 anni fa è stata oggetto di uno studio approfondito, trovandosi (come altre zone di Norcia) a cavallo di una faglia attiva, a cui sono seguiti degli interventi da parte della Provincia, ente proprietario dello stabile.
La situazione delle strutture scolastiche
A voler fare il punto sulla situazione delle strutture scolastiche di Norcia, cercando di tranquillizzare i suoi concittadini, è stato su Facebook il consigliere comunale Luca Balsana (anche nella sua qualità di tecnico). Che ha ricordato come “la scuola elementare costruita agli inizi degli anni ’50 in muratura prevalentemente a sacco era stata rinforzata dopo il 1997 e tale intervento ha dato una buona risposta in termini di sicurezza rispetto ad altri edifici scolastici dove altri comuni d’Italia meno attenti hanno determinato scenari non proprio entusiasmanti in materia di protezione sismica: se ipotizziamo come data del sisma anziché il 24.08 il 26.09.2016 alle 11.40 (vedi 1997) avremmo avuto la scuola evacuata senza danni alle persone. Le scuole medie invece costruite in cemento armato ma con sistemi comunque ‘datati’, sono state oggetto di adeguamento sismico mediante l’installazione dei dissipatori sismici che rappresentano una tecnologia piuttosto avanzata in materia. In questi due mandati al consiglio comunale mi sono trovato ad approvare tali scelte di investimento in sicurezza indipendentemente dalla maggioranza politica condividendo in pieno il lavoro svolto dagli uffici tecnici pubblici. Dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, ad esempio, – ha ricordato – si è resa necessaria anche la variante strutturale della riconversione della piscina coperta in scuola materna dove ai più attenti non sfuggirà che si è dovuto provvedere alla modifica della copertura passando da un’unica falda spingente alle due falde simmetriche che si iniziano ad intravedere”. Balsana ha spiegato anche che “la simmetria negli edifici grandi come quelli pubblici, tra cui le scuole, è di fondamentale importanza per la risposta antisismica dell’immobile e ad esempio la nostra scuola elementare, avendo una forma aperta a “C” e non chiusa mancando una seconda ala longitudinale di chiusura, presenta una vulnerabilità sismica più elevata che sommata alla vetustà deve far propendere il comune ad una futura demolizione e ricostruzione: si dovrà lavorare pertanto verso la ricerca di finanziamenti statali ed europei”.
Castelluccio verso la normalità
E se nel centro di Norcia la riapertura delle scuole vuole essere un segnale di ritorno alla normalità, qualcosa si muove anche a Castelluccio, dove gli sfollati hanno passato la prima notte in albergo (altri invece hanno deciso di spostarsi a Norcia o presso parenti). Questa mattina la tendopoli è stata smantellata, mentre già ieri sono iniziati i lavori di messa in sicurezza di alcuni edifici, tra cui il campanile della chiesa del paese. Un primo intervento era stato infatti sospeso dopo che proprio mentre erano al lavoro vigili del fuoco e tecnici si era verificata una scossa di 3,8 gradi.
Il punto dell’Ingv sulle scosse
Dal punto di vista sismico, intanto, non si sono registrate nelle ultime ore scosse particolarmente rilevanti. Dall’inizio della sequenza, con il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle ore 03:36 italiane del 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale (RSN) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha localizzato complessivamente oltre 8300 eventi: 176 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0; 15 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e uno di magnitudo maggiore di 5.0, quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24 agosto alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia (PG). Dalle ore 11.00 del 9 settembre (ora dell’ultimo aggiornamento dell’Ingv) sono stati registrati 5 terremoti di magnitudo maggiore o uguale di 3.0, i più forti, di magnitudo 3.3, sono stati localizzati il 10 settembre alle ore 19:00 (italiane) in provincia di Ascoli Piceno (Arquata del Tronto) e il giorno 11 settembre alle ore 20:39 (italiane) in provincia di Rieti (Accumoli). Sempre l’Ingv ha effettuato un’analisi dello scuotimento del terreno durante il sisma del 24 agosto. L’istituto fa sapere che più di 200 stazioni accelerometriche appartenenti allaRete Accelerometrica Nazionale(RAN) del Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e allaRete Sismica Nazionale (RSN) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno registrato il terremoto di magnitudo 6.0 del 24 Agosto 2016, avvenuto tra le province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo. Le registrazioni sono state processate e rese disponibili attraverso la banca dati europea ESM (Engineering Strong Motion database,http://esm.mi.ingv.it), dove possono essere visualizzate e scaricate. Questi dati danno un’idea di quale sia stato lo scuotimento prodotto dal terremoto attraverso la misura dell’accelerazione orizzontale e verticale subita dal terreno. Sono informazioni importanti, viene spiegato, non solo dal punto di vista sismologico, ma anche per comprendere gli effetti sugli edifici.