Alessia Chiriatti
Una rappresentanza di lavoratori della Indesit Company, assieme ai lavoratori di altre aziende del territorio Fabrianese colpite dalla crisi e da pesanti ristrutturazioni, sono satati oggi ricevuti dal presidente della Camera Laura Boldrini “per stimolare e chiedere un interessamento urgente di tutto il Parlamento sulla drammatica situazione in cui versa il territorio”. Presente anche una delegazione delle segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm.
A salutare i lavoratori e i rappresentanti sindacali c'era anche l'Onorevole Giampiero Giulietti, che aveva già sollecitato il governo affinchè si trovi una soluzione per la difficile situazione in cui versa il settore degli elettrodomestici. A l'Onorevole sta a cuore, tra l'altro, anche l'indotto del comprensorio Eugubino – Gualdese, dove il destino di migliaia di lavoratori dell'ex Antonio Merloni Spa, della Indesit Company e, con loro, di famiglie umbre è appeso ad un filo.
Il tavolo tecnico – Ed è atteso per il prossimo 17 settembre il nuovo tavolo tecnico generale sulla crisi della Indesit Company. E' quanto annunciato dal Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti in risposta alle interrogazioni presentate dall'on. Emanuele Lodolini sulle crisi dell'intero comparto degli elettrodomestici. “In seguito all'annuncio dell'azienda di procedere ad una riorganizzazione della Indesit Company con la conseguente riduzione dell'organico in Italia per 1.450 unità, il Ministero dello Sviluppo Economico ha provveduto tempestivamente a prendere contatti con la direzione della società e con le segreterie nazionali delle principali organizzazioni sindacali, al fine di delineare un confronto sulle prospettive industriali del gruppo. – ha affermato il Sottosegretario De Vincenti in risposta alle interrogazioni dell'on. Lodolini – In data 11 giugno il Ministero ha incontrato i sindacati ed ha espresso la forte preoccupazione del Governo per il piano annunciato dall'azienda che, con i tagli previsti, finirebbe per acuire le sofferenze di aree già colpite da una pesante crisi industriale e dal fallimento della Merloni. Sentite le parti presenti e acquisita la volontà, manifestata dal management Indesit, di non voler abbandonare il Paese, il Ministro ha quindi rivolto l'invito all'azienda a rivedere il piano di riassetto del Gruppo.
La nota della Fiom – “Qui si può parlare di vero e proprio allarme sociale”, si legge in una nota della Fiom di Ancona. “Il Fabrianese è uno dei territori che nel nostro paese ha maggiormente risentito della crisi, con un distretto industriale 'monoprodotto' ovvero incentrato esclusivamente sulla produzione di elettrodomestici”. Oltre ai lavoratori Indesit, erano rappresentati anche quelli di Antonio Merloni (in amministrazione straordinaria), Elica, Best, Tecnowind, A.M.Cylinders Ghergo Group, J.P. Industries e Faber. La Fiom rimane in prima linea in Umbria per la lotta alla crisi economica: il segretario Landini domani sarà ad Umbertide.
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