Risveglio amaro per alcuni giocatori della Ternana. Ceravolo, Janse e Vitale al momento di uscire di casa hanno trovato le proprie auto ricoperte dei colori della Ternana. Non si è trattato però di una dimostrazione di affetto dei tifosi ma di un atto vandalico in piena regola che ha amareggiato i giocatori alle prese con una stagione difficile. Le auto sono state ricoperte di vernice spray e danneggiate su più lati.
Tra i calciatori colpiti il bomber Ceravolo ha voluto raccontare la sua amarezza su facebook:
“Non mi piace lasciare commenti o post per fare vittimismo – scrive Fabio Ceravolo sulla sua bacheca – non mi appartiene questo modo, i problemi soprattutto in questo momento nella vita sono altri, però 4 anni che vivo qui a Terni ho un bel ricordo e voglio che sia lasciato ciò, ho imparato tante cose, ho imparato che Terni è un città operaia, umile, ho imparato che la città vive soprattutto per la Ternana, ho imparato che chi fa goal, quando vinci, quando fai una scivolata difensiva la gente si esalta perché vive di tutto ciò e il giorno dopo siamo degli eroi. Ho imparato anche la parola “tribbolare” è oggi più che mai è l’aggettivo che ci deve far stare uniti noi con voi e voi con noi. Il vero tifoso si è sempre comportato da “signore” parlando e uscendo dalle situazioni difficili, come negli ultimi anni che nel bene o nel male abbiamo raggiunto “piccoli” traguardi ma sempre traguardi sono. Non certo com’è accaduto stanotte, voglio pensare che tutto ciò sia un caso isolato di vandalismo e non certo di persone umili che vogliono bene alla Ternana. Rispetterò sempre il vero tifoso ternano, ancora di più adesso non ci fermiamo certo a queste vigliaccate. In nome di tutta la squadra questi colori li onoreremo sempre al di là di tutto“.
Intanto sui social le prime immagini hanno suscitato la condanna unanime dei tifosi: “hanno beccato quello in tribuna, quello di rientro dall’infortunio e quello che gioca meglio ed in modo più continuo che …” e ancora “Uno è il capitano, quell’andro è l’attaccante mejo….poi Janse che porettaccio non gioca mai“.