Un’altra giornata di super lavoro per i vigili del fuoco in Umbria, dopo un week end nero tra vento, incendi e incidenti. Tanti sono stati, infatti, gli interventi dei comandi provinciali di Perugia e Terni, in primis provocati dal forte vento. Dalle 8 di lunedì alle 20 sono stati 146 gli interventi effettuati nel territorio della provincia di Perugia, tra quelli dovuti al maltempo e gli interventi ordinari, ma ci sono ancora 80 richieste di intervento da evadere relative ai danni provocati dal vento.
Situazione non molto diversa in provincia di Terni, con decine di messe in sicurezza di alberi e rami da parte del comando provinciale e dei distaccamenti di Amelia ed Orvieto. Gli interventi hanno riguardato alberi e pali pericolanti, rami caduti e cartelloni divelti.
Tra le operazioni più rilevanti la sistemazione di coppi pericolanti, a causa delle fortissime raffiche di vento, nel tetto del palazzo comunale e in quello della pinacoteca di Nocera Umbra, da parte dei vigili del fuoco di Gaifana. L’intervento è stato effettuato con tecniche speleo alpino fluviale (video).
Nel pomeriggio, invece, i vigili del fuoco di Perugia sono intervenuti sul lago Trasimeno, per la precisione a San Feliciano, per un incendio che ha interessato l’ex area camping.
Altri due incendi – con le operazioni di spegnimento rallentate dal vento – sono stati registrati oggi in provincia di Terni. In particolare i vigili del fuoco di Amelia sono intervenuti a San Gemini per un rogo che ha coinvolto l’esterno di un annesso agricolo, in località Valleantica. Ad andare a fuoco della paglia e delle piccole attrezzature riposte all’interno dei locali. Infine un fienile è andato in fiamme nel pomeriggio a Porchiano del Monte (Amelia).
I vigili del fuoco già nei giorni scorsi hanno ricordato che in condizioni di meteo avverse a causa del vento, è vietato accendere fuochi e falò di qualunque genere, anche quelli per bruciare resti di potature e simili. L’eventuale accensione di fuochi, oltre che essere pericolosa, è vietata e pesantemente sanzionata. Esempio ne è la denuncia di due persone, padre e figlio, che nei giorni scorsi avevano provocato involontariamente l‘incendio di un bosco nella zona del castello di Acera, tra Spoleto, Campello e Sellano.