In vista dell’approvazione del Piano strategico regionale 2014-2020 che l’Assemblea regionale si accinge a varare al fine di delineare la strategia e gli indirizzi per la presentazione e lo sviluppo dei vari programmi operativi (FESR, FSE e FEASR), i Sindaci della Valnerina chiedono al Presidente del Consiglio Regionale Brega e alla Presidente Marini di modificare il documento quadro approvato dalla Giunta regionale inserendo accanto alle due ‘Aree interne’ individuate come destinatarie delle risorse comunitarie un terzo raggruppamento comprendente i Comuni di: Norcia, Cascia, Preci, Sellano, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Ferentillo, Montefranco, Polino, Arrone e Stroncone.
Questi territori, inspiegabilmente esclusi secondo i primi cittadini, costituiscono un’area pienamente rispondente ai criteri di classificazione non solo dal punto di vista geografico ma dei servizi essenziali e, di fatto, rappresentano i soggetti ideali per una destinazione delle opzioni strategiche di intervento economico Comunitario. La Valnerina infatti, più di ogni altra zona regionale è sottoposta a un calo strutturale demografico dovuto prevalentemente alla mancanza di servizi adeguati. Ha una forte necessità di tutelare il territorio e le comunità locali, di valorizzare compiutamente le risorse naturali, agro-alimentari, culturali e del turismo, di creare occupazione in loco per scongiurare l’emigrazione della popolazione giovane.
I Sindaci chiedono che oltre all’inserimento di una specifica ‘area Valnerina’ venga di conseguenza assunta la decisione di prevedere uguali finanziamenti per le tre aree Nord Est Umbria (Eugubino-Gualdese), Sud Ovest (Orvietano) e Valnerina, affinché l’Umbria possa ottenere una pari dignità dei suoi abitanti.