Il 10 febbraio 1969 il Capitano ordinò al suo allievo di lanciarsi col paracadute prima di andarsi a schiantare con l'aereo in avaria in una zona non abitata di Valfabbrica
E’ stato commemorato ieri (10 febbraio) il Capitano pilota Giovanni Tempioni, precipitato il 10 febbraio 1969, con un velivolo TF104G del 20° Gruppo di Grosseto, nei pressi della zona di Sambuco (Valfabbrica).
Nel corso della breve ma suggestiva cerimonia, alla presenza del sindaco Enrico Bacoccoli, del Comandante del 20° Gruppo dell’Aereonautica Militare di Grosseto e di una rappresentanza dei colleghi del Cap. Tempioni, è stata deposta una corona di alloro presso il monumento situato nella piazza intitolata all’eroe nel 2012, quando gli fu conferita dal Consiglio comunale anche la cittadinanza onoraria di Valfabbrica.
Giovanni Tempioni, originario di Ravenna, insieme all’allora allievo pilota istruttore Marcello Caltabiano volava sopra i cieli del territorio valfabbrichese durante un addestramento. Resosi conto che l’aereo stava precipitando per una grave avaria, rimase stoicamente alla guida del velivolo, ordinando all’allievo Caltabiano di lanciarsi con il paracadute e salvarsi la vita. Tempioni portò poi l’aereo lontano dalla zona abitata.
Il nobile quanto coraggioso gesto valse al pilota la medaglia d’argento al valor aeronautico. In piazza Tempioni, a Valfabbrica. si trova anche il monumento, a lui dedicato, un blocco di pietra serena spaccato, a testimonianza di una vita spezzata, con sopra issata un’ala di un TF104G simile a quello con cui avvenne la tragedia in quel 10 febbraio 1969.