Il “vaffa” con cui in aula il consigliere comunale Giancarlo Cintioli (Insieme per Spoleto), a microfoni che dovevano essere teoricamente già chiusi, ha mandato a benedire l’esuberante assessore Federico Cesaretti, non è altro che l’ultimo segnale del declino politico (economico, amministrativo, culturale, sociale) di una città in affanno, qual è da tempo Spoleto.
Che poi l’epico scazzo sia esploso all’interno dello stesso centrosinistra (Insieme per Spoleto di Cintioli è però all’opposizione della Giunta a trazione Pd-M5S-Socialisti e Civici umbri) non è che la ciliegina su una torta dove si vedono i primi segnali di muffa.
I problemi del centro come della periferia sono sotto gli occhi di tutti ma pare che tempo e risorse sia meglio destinarli a cose di discutibile, concreto ritorno per la città stessa. Bene parlare della guerra in Ucraina, di più dello sterminio in Palestina (a parte l’uso di termini da parte di certi consiglieri di maggioranza che non sanno neanche da che parte sia il diritto umanitario e internazionale), della pace e della fame nel Mondo, ma concentrarsi più su quello che accade tra le proprie mura sarebbe prioritario: lo dimostra la sempre maggiore percentuale di spoletini che si rivolgono alla mensa dei meno abbienti, ai centri di assistenza, che preferiscono non curarsi o chiedere addirittura credito per 20 euro di benzina per raggiungere il posto di lavoro.
Sulla necessità quindi di istituire una Commissione di studio per capire quali problemi affliggano la città i dubbi sono emersi da subito, come queste colonne avevano già segnalato in tempi non sospetti; manovra fa ipotizzare che si voglia guadagnare tempo, per non prendersi le responsabilità del governo della municipalità e chissà che non vi sia anche il fine di far emergere (o peggio, aumentare) le spaccature già evidenti tra pezzi di comunità.
Così l’ultimo consiglio comunale è finito come da facile previsione, con la maggioranza coesa a far vedere lucciole per lanterne. Con l’unica eccezione del sindaco Andrea Sisti che si sarebbe dichiarato più disponibile a cercare subito strumenti e soluzioni, anziché lasciare “gli studi” a chi poi tante competenze non pare averne (a dispetto di titoli e professioni che farebbero pensare ad altro ma che indubbiamente in tre anni e mezzo di guida non hanno prodotto nulla).
Quasi un gioco delle parti; il primo cittadino che mantiene la propria vision, piaccia o non piaccia, e tutti gli altri a raccapezzarsi alla meno peggio per non scontentare nessuno e allontanare problemi.
La cronaca pre “vaffa” e la Commissione “fuffa”
Il Presidente del Consiglio Trippetti ricorda da subito che la Commissione deve formalmente essere proposta della maggioranza indicando un coordinatore, la durata della stessa e i componenti dei gruppi che intendono parteciparvi.
Ma nessuno dei capigruppo e dei consiglieri prende la parola.
Ci prova allora Cintioli ad evitare la deriva che propone di ritirare la proposta, riportarla alle competenti Commissioni e riformularla, per dirla in sintesi, non per “studiare” ma per adottare presto, in fretta strategie e soluzioni. “C’è bisogno di trovare qualcuno di spessore, economisti, urbanisti che ci doti di uno studio di sviluppo della città da cui partire” dice Cintioli “lo stesso Sindaco Sisti mi sembrava favorevole; se dobbiamo parlarci addosso, parlare solo di centro storico anziché dell’intera città o peggio mettere contro commercianti contro residenti noi a questo gioco non ci staremo”.
Proposta bocciata dalla maggioranza, dove spiccano da un lato gli interventi del capogruppo Pd Lucentini (che evidenzia che la conoscenza che ha la politica dei problemi non è detto sia la stessa di quella vissuta realmente da residenti ed esercenti e che quindi va mantenuta la promessa fatta di analizzare i problemi), di Bonanni de M5S (che giustifica il ritardo degli ultimi 4 mesi accusando la minoranza di non essere sempre presente, dimentico probabilmente del governo che si avvia al quarto anno e che la proposta ufficiale è arrivata solo due settimane fa); dall’altro, quello della opposizione, della Dottarelli (Alleanza civica) che ricorda che i problemi sono noti ma “vanno affrontati e risolti, altrimenti sarà solo una perdita di tempo” o Grifoni (Obiettivo Comune) che denuncia che “se muore il centro, muore la città”.
Trippetti ci riprova a ricordare che almeno uno dei consiglieri che sostengono la giunta deve proporre i tre punti di cui sopra.
Il silenzio rasenta l’imbarazzo, così a spiegare gli “arditi” compiti della costituenda, temporanea Commissione (che peraltro esiste – è la II – a livello permanente, presieduta solo di recente da Vania Buffatello in sostituzione della Fibrroli ma le cui convocazioni nell’ultimo triennio non arrivano alle dita di una mano) ci deve pensare lo stesso ideatore, l’assessore Federico Cesaretti, fedelissimo del segretario Lisci che ha sostituito in giunta lo scorso dicembre, dopo l’elezione a palazzo Cesaroni.
Cesaretti ricorda che questa commissione servirà a comprendere tanti temi come “ztl, parcheggi, sicurezza, eventi, cultura, commercio….sono anni che la ztl non è affrontata, ci sono stati solo dei palliativi, i cittadini e associazioni ci chiedono di concertare determinate tematiche”. Poi rivolto alla consigliera Dottarelli: “non è vero consigliera che l’amministrazione non ascolta le associazioni, il vice sindaco, l’assessore Angelini Paroli e (io stesso) abbiamo confronti continui. La commissione non avrà costi, sarà aperta a residenti e associazioni, se questo non è ascoltare e concertare… Avrà una durata di 12 mesi a partire dall’insediamento”.
Di rito la richiesta di procedurale di Cintioli che con toni decisi denuncia di “sentirsi preso in giro dall’assessore. Se fate tutto quello che ha detto, questa Commissione non ha senso, è una presa in giro. E sarà nel caso la Commissione, e non lei, a decidere quali attori invitare e quali argomenti trattare, altrimenti lo faccia lei, porti i documenti, questo altrimenti è populismo. Mi viene da ridere a pesare che non avete deciso dopo tre anni i varchi e ora pretendete che io mi metta a litigare con commercianti o residenti su dove posizionarli? Dobbiamo trovare rimedi, i problemi li sappiamo tutti. Personalmente il suo intervennto lo ritengo offenso; ha fatto i suoi incontri, bene, legittimo, porti allora le questioni nelle Commissioni competenti, perchè anche questa avrà inevitabilmente i suoi costi, quanto meno del personale del comune che dovrà seguire i lavori”.
“Si sciacqui la bocca”, “ma vaffa”
A Cesaretti salta il nervo e, per fatto personale, chiede la parola. Toni e gestualità sono a dir poco pronunciati all’indirizzo di Cintioli: “non le consento in assoluta maniera che porto in giro le persone, deve sciacquarsi la bocca prima di dire certe cose, il suo intervento è imbarazzante, si deve vergognare, ver-go-gna-re, se lei ha la scienza infusa venga e ci infonda della sua scienza, si deve vergognare, ver-go-gna-re”.
La replica del capogruppo di opposizione non si fa attendere anche se sarà continuamente interrotta dai comportamenti di Cesaretti, affatto disposto, pur richiamato dal presidente Trippetti, a lasciargli la parola. “Io caro assessore non l’ho offesa” dice Cintioli; Cesaretti replica in modo veemente, “presidente lo faccia mettere seduto” chiede Cintioli a Trippetti e ancora “lo faccia mettere giù, lo cacci via”.
La situazione degenera e Trippetti sospende il Consiglio. Ma i tecnici audio non sospendono subito la diretta streaming. “Io sto parlando per fatto personale …” continua Cintioli, “Lei non vuole discutere, non vuole affrontare i problemi” sembra incalzare Cesaretti (per quanto si può comprendere dall’audio) ed è a questo punto che il capogruppo lancia la benedizione “Ma vaffa…, sc… lì”. Finalmente l’audio si interrompe e appare lo stemma del Comune.
La ripresa e l’approvazione
I lavori riprendono il pomeriggio.
Catanossi (Spoleto 2030) ricorda alla giunta come più volte negli anni abbia proposto studi e tavoli tematici sempre bocciati da Pd-M5S.
Imbriani (Lega) va direttamente sul giuridico ricordando che la II Commissione si chiama “Innovazione tecnologica e digitale, sviluppo locale, programmazione attività commerciale, valorizzazione cultura, qualità e bellezza del territorio, palinsesto degli eventi. Inventarsi una nuova Commissione è ridondante”. Come dargli torto.
Profili (Alleanza civica) si associa a Imbriani ma aggiunge un aspetto di non poco conto, come quello di voler affrontare i temi della sicurezza che competono alle forze dell’ordine: “Forse non tutti sanno che il direttore generale per la pubblica sicurezza è il Capo della Polizia. Che noi diamo consigli a chi deve operare sul territorio mi sembrano un pelino…non aggiungo altro. Sulle altre tematiche, visto che la giunta ci ricorda sempre che abbiamo un bilancio sano, avanzano i soldi, prendiamo addirittura 25 milioni di mutui , e lo dico al vice sindaco Chiodetti, io avrei chiamato tutta la città e detto: vogliamo spendere 100-200mila euro per una società specializzata che costruisca un progetto di rilancio e su questo confrontarci?”
Prosegue la Dottarelli: “se ci si ferma all’ascolto, e in questa aula la minoranza non viene né ascoltata né messa al corrente delle scelte se non quando già approvate, non si va da nessuna parte. Concertare le decisioni significa che non c’è la vostra decisione, ma una mediata con gli altri. Negli anni sono stati fatti tanti studi, di Confcommercio, Camera di Commercio, della regione sul turismo, insomma abbiamo macro studi da cui partire e cominciare a metterli in pratica”.
Piccioni (Insieme per Spoleto) oltre a confermare che non parteciperà alla Commissione, evidenzia come la fine dei lavori di questa Commissione combacerà con l’inizio del semestre ordinario della Giunta (si voterà nella primavera 2027, come stabilito dal Ministero dell’Interno, con il mandato diSisti, e non solo, prolungato di ulteriori 7 mesi).
Il vicesindaco Chiodetti ci prova a stemperare spiegando che lo studio sarà per step, sulla base delle priorità che ne scaturiranno e che saranno affrontate.
Finalmente arriva la proposta che, se fatta tre ore prima, avrebbe evitato magre figure, e ulteriori perdite di tempo. E’ il grillino Bonanni a farla per la maggioranza: Coordinatore della Commissione sarà Maura Coltorti (Ora Spoleto), componenti Buffatello per il Pd, Morganti per M5S, Alleori per i Civici.
Imbriani non aderisce come Piccioni ma sollecita la Buffatello a convocare la II Commissione sugli argomenti trattati in quest’ultima seduta. Alleanza civica (Dottarelli) si astiene dalla votazione e parteciperà solo se ci sarà vera concertazione… “concertare significa suonare insieme, qui si fanno le prove da tre anni e mezzo ma non si suona mai!”.
Nel prossimo consiglio saranno ascoltati gli assenti capiruppo di minoranza Grifoni, Bececco e Cretoni per conoscere la loro decisione in merito.
Amen, sembra proprio il caso di dirlo.
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