Organizza Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali. Apertura il 22 giugno, ore 18 sulla scalinata della chiesa di San Fortunato
Una tre giorni tricolore per il ruzzolone, specialità riconosciuta dalla Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, che da venerdì 21 a domenica 23 giugno accoglie sulle piste di Todi e Piedicolle, in provincia di Perugia, il Campionato italiano a squadre.
L’evento sportivo si aprirà venerdì alle ore 12 con la gara singolo categoria A “Elite” nell’impianto in località Pontenaia, a Todi. Alle ore 18, invece, cerimonia di inaugurazione del Campionato presso la scalinata della chiesa di San Fortunato. Alle 20,30 cena sociale e premiazione degli “Elite”.
Sabato 22 giugno, a partire dalle ore 8,30, taglio del nastro ed inizio della gare per la categoria A sulle piste di Todi. Stesso orario, ma sulle piste di Piedicolle, inizio delle gare per le categorie B e C. Dopo la pausa pranzo ultima chiamata a discrezione della commissione tecnica e, in serata, cena sociale ortanizzata dalla trattorie “Quei 3” con musica anni 80/90.
Domenica 23 giugno semifinali e finali, dalle ore 8,30, sulle piste di Todi per la categoria A e su quelle di Piedicolle per le categorie B e C. Dopo il pranzo premiazioni di tutte le categorie presso l’impianto sportivo di Piedicolle.
Quello del lancio del ruzzolone, o della buzzica o rutolone, è un gioco derivato dal lancio della forma di formaggio. Si gioca con un disco di legno del diametro di 26 centimetri, lo spessore di 6 e il peso non inferiore a 2 chilogrammi, e una cordella. Quest’ultima presenta un anello a un’estremità per infilarvi il braccio ed uno zeppo, o rocchetto o croccolo, per impugnare più saldamente l’attrezzo al momento del lancio.
La partita consiste nel lanciare il ruzzolone lungo un percorso stabilito. Vince chi copre lo stesso percorso col minor numero di lanci. In caso di parità di lanci vince chi ha oltrepassato il traguardo, con l’ultimo lancio valido, per una distanza maggiore di quella dell’avversario. Di solito si gioca sia all’andata che al ritorno sulla stessa pista.
Nel ruzzolone la strada, o pista di gioco percorso naturale, è croce e delizia per il giocatore: egli deve seguire le curve rendendo magicamente parabolico l’attrezzo. I fossi, i greppi, le buche, sono vere e proprie trappole per il povero ruzzolone, ma il bello del gioco è proprio questo. C’è da dire poi che alcuni ostacoli sono artificiali e costituiscono dei traguardi, o “biffi”, che il giocatore deve obbligatoriamente superare, come per esempio far passare il ruzzolone fra due picchetti piantati lungo il percorso, per rendere valida la propria partita.
Secondo una ricerca storica questo gioco si pratica fin dalla fine dell’800.