Ben 45 anni di carriera, di cui 32 nel Milan. Compie oggi 80 anni Silvano Ramaccioni, da tempo sinonimo di uomo di calcio, sempre dietro le quinte del rettangolo di gioco ma, allo stesso tempo, in prima linea come direttore sportivo, protagonista delle scelte e delle strategie di tutte le squadre di cui ha fatto parte.
Nato il 15 gennaio 1939 a Città di Castello, Ramaccioni comincia la sua storia proprio dalla squadra della sua città, dove per 10 anni, dal 1963 al ’73 ricopre la carica di segretario. Il suo esordio come direttore sportivo, e in serie A, avviene nella stagione ’73-74’ con il Cesena mentre l’anno successivo sbarca al Perugia. Qui nella stagione ’78-’79 passa alla storia per aver costruito, con mister Ilario Castagner e il presidente Franco D’Attoma, quel “Perugia dei miracoli”, passato agli annali del calcio italiano come prima squadra nella storia del girone unico a rimanere imbattuta per un’intera stagione.
Nel capoluogo umbro rimane fino al 1982, quando approda al Milan, prima come direttore sportivo fino al 1989, poi come team manager fino al 2008. Con i rossoneri, nella stagione 1991-92, riesce a bissare il record ottenuto a Perugia 13 anni prima: infatti gli uomini di Fabio Capello concludono il campionato imbattuti ma, stavolta, vincendo lo scudetto (Il Perugia arrivò secondo).
Quel signore coi baffi venuto da Città di Castello, che ha vinto tante Coppe Campioni, numerosi scudetti e trofei, oggi taglia anche il traguardo delle 80 candeline. Pacato e umile come sempre. Più di così…auguri Silvano!