Il progetto “Usa, Ricicla, Bioplastica” proposto dalla municipalizzata umbra è tra i vincitori del bando indetto dal consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile
Sostenere economicamente iniziative informative capaci di aiutare i cittadini a conoscere di più e meglio i vantaggi delle bioplastiche compostabili e il modo corretto di smaltirle insieme al resto dei rifiuti organici: è l’obiettivo del “bando Comunicazione locale 2024” promosso da Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.
All’appello hanno risposto decine di amministrazioni comunali da tutta Italia ed enti delegati alla gestione dei rifiuti. I vincitori, alla fine, sono stati 15. A loro andranno i 200.000 euro stanziati per il bando. Tra loro, la Gesenu SpA, società a capitale misto pubblico/privato che gestisce la raccolta rifiuti e i servizi ambientali di Perugia e in altri 20 Comuni umbri.
“Usa, Ricicla, Bioplastica” è il nome del progetto premiato dalla Commissione valutatrice composta da due rappresentanti di Biorepack e uno di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). “L’obiettivo generale del progetto – spiega Massimo Pera, direttore operativo di Gesenu SpA – è quello di guidare i cittadini verso un corretto smaltimento della bioplastica compostabile e migliorare la qualità e la quantità della raccolta dell’umido riducendo la quantità di frazioni merceologiche estranee negli impianti di trattamento”.
Sono infatti ancora troppi i cittadini che conferiscono insieme all’organico rifiuti non compostabili. “Prima di tutto, dobbiamo ricordare che l’umido va raccolto utilizzando buste in bioplastica compostabile. Mai farlo con sacchi in plastica tradizionale, che inficiano il recupero della frazione organica all’interno degli impianti di trattamento”, sottolinea Pera.
Migliorare la qualità della raccolta dell’umido e dei materiali compostabili produce un duplice effetto positivo: da un lato, permette di aumentare la quantità del compost prodotto, fertilizzante naturale molto utile per riportare preziosa sostanza organica nei terreni agricoli. Dall’altro, riduce i rifiuti inviati in discarica e migliora indirettamente anche la qualità della raccolta degli altri tipi di imballaggi.
In concreto, il progetto di Gesenu prevede una serie di iniziative sviluppate tra aprile e novembre prossimi, che permetteranno di raggiungere un bacino di 170mila utenti, oltre a 10mila studenti e 4 soggetti economici. Sono previsti 30 stand collocati nelle piazze più importanti dei diversi Comuni gestiti, nelle quali i cittadini verranno coinvolti in un gioco interattivo. Protagonista: il robottino “Ozobot” che, con l’aiuto del pubblico, dovrà muoversi per raggiungere la destinazione del conferimento del rifiuto. Agli stand verranno distribuiti kit informativi e 4500 rotoli di buste biodegradabili e compostabili.
Il progetto prevede inoltre 21 lezioni nelle scuole secondarie di primo grado e la diffusione di materiale informativo rivolto ai gestori delle mense scolastiche. Prevista inoltre un’intensa campagna social attraverso spot, video tutorial e interviste. Tutto il materiale della campagna sarà tradotto anche in lingua inglese per raggiungere i turisti. Il loro contributo, soprattutto nei comuni a maggiore vocazione turistica, è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di qualità della raccolta differenziata.
“Gli scarti organici rappresentano una quota estremamente rilevante di tutti i rifiuti prodotti dai cittadini, pari a circa il 40% del totale” ricorda Marco Versari, presidente del consorzio Biorepack. “Le bioplastiche compostabili stanno dimostrando di essere un valido aiuto per aumentare qualità e quantità della raccolta, rendendola più agevole per i cittadini. Ma c’è ancora molto da fare per aiutare la popolazione a riconoscerle. Le diverse campagne e iniziative attuate nei territori grazie al bando Biorepack saranno quindi un tassello prezioso per proseguire nella direzione giusta, eliminando dubbi, errori e disinformazione”.