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#UmbriaVerso, semplificare le partecipate e PA / Pd e programma

Redazione

#UmbriaVerso, semplificare le partecipate e PA / Pd e programma

Leonelli: “Abbiamo progetti ambiziosi e coraggiosi, aiutateci a migliorarli”
Gio, 19/02/2015 - 18:19

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Quattro temi, tra i tanti sviscerati nei mesi scorsi dai dipartimenti, strategici per il futuro dell’Umbria, che chiamano innovazione e attestano la volontà di andare oltre le incrostazioni, nel merito, e l’autoreferenzialità, nel metodo. Sono i temi scelti per #UmbriaVerso, la campagna dal basso ideata dal Pd Umbria per costruire un programma condiviso in vista delle regionali di maggio. Quattro le settimane, prima della Leopolda dell’Umbria (appuntamento il 7 marzo al Lyrick di Assisi con Debora Serracchiani), per offrire i documenti alle osservazioni, alle proposte e ai miglioramenti dei cittadini (in rete su www.pdumbria.it); e dopo giovani e lavoro ed economia, prima di infrastrutture e trasporti, da stanotte a mezzanotte sarà possibile consultare i documenti (sono quattro) e discutere di pubblica amministrazione e partecipate, tra semplificazione, efficienza e trasparenza.

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Abbiamo individuato – ha sottolineato in conferenza stampa il segretario del Pd Umbria Giacomo Leonelli – quattro temi strategici, tra i tanti su cui abbiamo aperto una discussione anche col contributo dei dipartimenti, che consideriamo vettori strategici per lo sviluppo della nostra regione. Contenuti che potranno essere integrati e migliorati in un percorso che abbiamo voluto dal basso, mi piace ricordarlo, dicendo che abbiamo una visione nuova e, soprattutto, che vogliamo metterci la faccia e stare sui temi”. “Aiutateci a migliorare”, ripete Leonelli. Sulla pubblica amministrazione, dunque: “Proponiamo un progetto ampio e complessivo – ha spiegato Leonelli – che tocca il tema del riordino istituzionale e delle partecipate – per rispondere a chi si chiedeva dove fosse finito – in un’ottica di semplificazione e trasparenza, non tralasciando temi delicati, come quello dei compensi e dei meccanismi premiali dei dirigenti pubblici, su cui siamo gli unici che stiamo parlando di quello che hanno in testa”.

“Siamo convinti – ad esempio – che sul tema degli apicali della pubblica amministrazione sia necessario introdurre criteri di equità, trasparenza e giustizia anche rispetto al privato. Non si può continuare a dare il segnale che chi è nel pubblico è un privilegiato. E se si sono accumulati ritardi o incrostazioni, siamo pronti a fare la nostra parte anche con un progetto e dei processi innovativi”.

“E’ evidente – ha sottolineato il responsabile del dipartimento Semplificazione e Pa Michele Ragni – che nel corso degli anni si sono accumulate sovrapposizioni e forme di appesantimento burocratico che hanno allontanato la pubblica amministrazione dai cittadino. Con la Delrio cambia l’architettura istituzionale del Paese, nel segno della semplificazione e della trasparenza, anche secondo i parametri europei”. Per il futuro, quindi, “niente tagli lineari, ma ricerca di criteri oggettivi per razionalizzare coinvolgendo tutti, rispettando l’esigenza di una fiscalità equa e progressiva, mantenendo la qualità dei servizi”. Con #UmbriaVerso “vogliamo dimostrare – parola di Ragni – anche con l’immagine della campagna che indica una porta aperta, che c’è una consapevolezza nuova”.

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“Vogliamo fare l’Umbria semplice – ha aggiunta Andrea Pensi, responsabile Enti locali della segreteria regionale del Pd Umbria – e abbiamo oggi l’opportunità di farlo rimettendo le mani sull’architettura istituzionale e chiudendo un processo di riforme avviato da anni”. Bene, dunque, la centralità e il protagonismo delle municipalità, bene la sperimentazione di livelli di gestione e governance più ampi. E bene, ovviamente, “la certezza di poter ricollocare in termini di efficienza le risorse umane a disposizione”.

Quello sulle partecipate, infine, è un progetto “ambizioso e coraggioso – secondo Leonelli – che si incardina nel quadro normativo nazionale”. Il presupposto, secondo Maurizio Staffa, responsabile economico del Pd umbro, è che “8mila partecipate a livello nazionale e 125 a livello regionale sono troppe, anche perché troppo spesso ci sono sovrapposizioni, scatole vuote, inefficienza”. “Secondo gli studi – aggiunge Staffa – la dimensione ottimale, ad esempio, per le utilities sarebbe un bacino di utenza di quattro milioni di persone; è chiaro che in una regione con 900mila abitanti non possono esserci 7 aziende che si occupano di rifiuti”. Il rischio è, anche, che il sottodimensionamento allontani gli investimenti, quindi in alcuni casi l’efficienza. Negli obiettivi del progetto sulle partecipate, dunque, si parla di rotazione dei dirigenti, di accorpamenti, anche oltre i confini regionali, di qualità e merito, di partecipazione dei cittadini anche al capitale di rischio per agevolare un’attività di controllo, di collaborazioni con un privato di qualità, di quotazioni in borsa.

A margine della conferenza stampa di #UmbriaVerso c’è anche spazio per qualche passaggio sulle tappe di avvicinamento all’appuntamento con le regionali. Sulla legge elettorale, Leonelli rivendica “l’introduzione di importanti elementi di innovazione come la doppia preferenza di genere, non scontata in un consiglio a maggioranza maschile, l’abolizione del listino, che rappresenta una rivoluzione che si chiedeva da anni, il collegio unico regionale, in un’ottica di un nuovo regionalismo; elementi che migliorano la legge avvicinandosi a quanto si prevede nelle altre regioni italiani, fatta eccezione per la Toscana”. “Dico spesso, in questi giorni – ha sottolineato il segretario – che siamo diventati un popolo di santi, poeti e costituzionalisti. Sul testo abbiamo raggiunto una convergenza ampia e sui tecnicismi più criticati mi limito a dire che il premio di maggioranza non è spropositato, limitandosi a soli due seggi, in un sistema elettorale regionale che prevede l’elezione diretta del presidente”. Sulla coalizione, partendo dalla convinzione che “abbiamo l’obbligo di presentarci come una forza a vocazione maggioritaria”, “non ho preclusioni – dice il segretario – rispetto alla sua articolazione, a patto che si rovesci la piramide e si parta da convergenze programmatiche”, non come succede nel centrodestra dove si parla di accordi senza accennare ai contenuti, su cui spesso si evidenziano, per altro, divergenze incolmabili. Solo a valle di questo percorso arriveranno le candidature, “che dovranno essere coerenti con il progetto che metteremo in campo”, avverte Leonelli e che, comunque, “non sono un atto unilaterale in cui ci si limita a raccogliere le disponibilità”. Una lista civica di sostegno alla candidata presidente? “Non ci sono ostilità da parte nostra se può aiutarci a penetrare in mondi ancillari rispetto al nostro”.

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