Sono 12 i milioni che la Regione Umbria ha stanziato per le misure di sostegno all’inclusione attiva (Sia) e finalizzate alla lotta alla povertà. Il piano è stato illustrato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dall’assessore con delega al Welfare, Fabio Paparelli, durante una conferenza stampa convocata nel pomeriggio di oggi, martedì 29 marzo. La decisione è invece arrivata durante la riunione di giunta di oggi, su proposta dello stesso Paparelli.
Si tratta di fondi, reperiti dal Por Fse, e previsti per il periodo 2016-2020, che andranno a integrare quelli stanziati dal Governo (8 milioni e 373 mila euro per quest’anno, poco più di 11 milioni per il 2017). Le risorse andranno a coprire le esigenze dei 6 mila 363 nuclei umbri individuati in base all’indice Isee.
“Misure di sostegno alle persone prive di reddito che prevedono anche un intervento di inclusione attiva, con un percorso che porti all’autonomia di chi beneficia del sostegno” hanno spiegato la presidente della Regione, Catiuscia Marini, e il vicepresidente con delega al Welfare, Fabio Paparelli. “L’azione che mettiamo in atto va ad integrare, coordinandosi con essa, la misura approvata dal Governo nazionale. I fondi che destiniamo però vogliono anche cercare di fare qualche passo in avanti in più e per questo li abbiamo legati maggiormente alla formazione professionale ed al tirocinio aziendale dei soggetti che saranno coinvolti. Vogliamo insomma cogliere questa occasione – hanno concluso la presidente Marini ed il vicepresidente Paparelli – per consentire l’inizio di un nuovo percorso lavorativo che dia prospettive di stabilità e di autonomia alle famiglie in difficoltà. Non un mero contributo assistenziale dunque, ma un sostegno concreto e speriamo efficace per aprire il mondo del lavoro a famiglie che non riescono ad entrarci e, per questo, abbiamo anche destinato 1.400.000 euro per le imprese che parteciperanno attivamente alla realizzazione di questi progetti“.
Le misure Sia, come detto, sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini. La Marini ha parlato di intervento di “gradissima rilevanza sociale, un punto centrale del programma di legislatura”. “In Umbria – ha sottolineato Paparelli – saranno coperte tutte le famiglie che hanno diritto”.
Il Sistema per l’inclusione attiva (SIA), così come approvato a livello nazionale, prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie con minori in condizioni di povertà con un indicatore ISEE pari o inferiore a 3.000 euro. Il contributo economico, erogato attraverso una attività di profilazione effettuata da INPS, è calcolato in base una serie di indicatori economici e patrimoniali riferiti al nucleo famigliare.
Il contributo, erogato per 12 mesi, viene quantificato su base di 80 euro mensili a componente del nucleo familiare e va da un minimo di 160 euro per un nucleo familiare formato da due componenti, fino a raggiungere un massimo di 400 euro mensili per un nucleo familiare formato da cinque o più membri. L’erogazione del sussidio economico è subordinato all’adesione, da parte del richiedente, ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa. Per accedere al Sia è quindi necessaria una valutazione multidimensionale dei bisogni e la costruzione di un patto con i servizi territoriali, finalizzato al miglioramento del benessere della famiglia e quindi alla graduale riconquista dell’autonomia.
La presa in carico del nucleo familiare eligibile al SIA, richiede interventi personalizzati di valutazione, consulenza, orientamento, monitoraggio, attivazione di prestazioni sociali e di interventi in rete con altri servizi pubblici e privati del territorio. Alla Regione compete la governance dell’intervento. Comuni e Zone sociali sono i titolari della gestione del SIA e compete ad essi la predisposizione del progetto personalizzato per ogni famiglia beneficiaria dell’intervento. L’INPS è il soggetto attuatore e Poste italiane Spa è il soggetto erogatore del contributo della misura. Il Ministero individua l’INPS quale soggetto attuatore del SIA, soggetto al quale trasferisce le risorse assegnate per ogni regione, sulla base degli indicatori sopra elencati. I nuclei ammessi al beneficio, per i quali il Soggetto attuatore ha disposto l’erogazione ricevono ogni bimestre il corrispettivo delle risorse attraverso Poste italiane quale soggetto erogatore.
Calcoli alla mano – In base allo schema previsto, un nucleo familiare formato da 2 componenti (un adulto e un minore), con reddito annuo di 5.310 euro, percepirà 160 euro mensili (1.920 euro in un anno); un nucleo familiare formato da 3 componenti (due adulti e un minore), con reddito annuo di 6.720 euro, percepirà 240 euro mensili (2.880 euro in un anno); chi ha invece una famiglia formata da 4 componenti (due adulti e due minori), con reddito annuo di 7.980 euro, percepirà 320 euro mensili (3.840 euro in un anno); infine, i nuclei familiari formati da 5 o più componenti (due adulti e tre o più minori), con reddito annuo di 8.280 euro elevabile per ogni altro figlio aggiuntivo oltre il terzo, percepirà 400 euro mensili (4.800 euro in un anno).
In Umbria i nuclei familiari con figli minori ed un Isee pari o inferiore a 3.000 euro nell’anno 2015, sono stati 6.363 (dati forniti dall’Inps regionale Umbria). In base agli indicatori precedentemente descritti, alla Regione Umbria, potrebbero essere assegnate per l’anno 2016 risorse pari ad 8.373.875 euro mentre, si può stimare che per l’anno 2017 le risorse aumenteranno ad 11.018.230 euro. Simulando lo stesso calcolo effettuato a livello nazionale (sulle quote di risorse assegnate all’Umbria rapportate ai dati forniti dall’INPS sul numero delle famiglie eligibili alla misura SIA), si stima che con tali risorse si possano raggiungere circa 3.195 nuclei familiari, cioè il 50,2% dei nuclei familiari potenzialmente eligibili al SIA.
Saranno due le misure regionali di accompagnamento al SIA. La prima sarà indirizzata al sostegno all’occupazione di disoccupati e inoccupati, dove sono previsti circa 6.400.000 euro per l’estensione del Sia. Chi è disoccupato o inoccupato da almeno 6 mesi, con un ISEE che evidenzia una condizione reddituale del nucleo familiare di basso livello, a seguito della fruizione dell’orientamento erogato dal Centro per l’Impiego competente, profilato e preso in carico, risulta assegnatario di una misura di tirocinio extra-curriculare (di durata di 6 mesi indennità complessiva € 3.600), scelta tra le offerte disponibili nella apposita sezione del Catalogo unico Regionale. L’azione dovrebbe raggiungere circa 1.500 persone. Lo stanziamento per l’attivazione di tirocini ammonta a 5.000.000 Lo stanziamento per gli incentivi a favore delle imprese che assumono soggetti deboli ammonta ad euro 1.400.000
La seconda misura invece sarà indirizzata all’inclusione sociale e lotta alla povertà, dove sono previsti 5.600.000 euro. Obiettivo specifico è quello dell’incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili. Le azioni saranno rivolte al rafforzamento della capacità di inclusione attraverso il lavoro delle persone adulte maggiormente vulnerabili e a rischio discriminazione. In generale verso quelle persone che per diversi motivi sono prese in carico dai servizi sociali e per le quali si rende necessario attivare percorsi di empowerment. La modalità prevalente dell’intervento è basata sulla definizione di azioni di presa in carico multi professionale ed è finalizzata all’inclusione sociale e lavorativa di quelle persone che non sono ricomprendibili nelle azioni target proprie dell’OT 8 sopra descritto. Nel periodo di riferimento 2016 – 2020, l’intervento specifico, di cui alla presente descrizione, raggiungerà 1.172 persone in condizione di vulnerabilità. Per queste persone saranno attivati servizi di orientamento, tutoraggio e accompagnamento al lavoro. Il percorso sarà supportato dall’attribuzione di tirocinio extra-curriculare della durata massima di 12 mesi. L’importo annuo della misura è pari nel massimo ad 4.800 euro pro-capite, cifra comprensiva dell’attività di tutoraggio e accompagnamento al lavoro.
©Riproduzione riservata