I vertici di Umbria Mobilità Esercizio srl sono stati ascoltati in audizione dal Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale.
Il presidente, Luca Caporizzi, e l'amministratore delegato, Franco Viola, hanno fatto il punto della situazione sulla costituzione della nuova società dopo il passaggio del 70 percento delle quote a Busitalia. In particolare è stato sottolineato come il nuovo cda è operativo da fine febbraio. “Stiamo cominciando adesso – ha osservato Viola – a gestire questa operazione di passaggio che è molto complessa. Si sta iniziando a definire il piano industriale. Da Busitalia, comunque, c'è stata un'iniziativa importante: in questo modo l'Umbria diventa la prima regione in cui il nuovo socio sperimenta l'integrazione totale del sistema di mobilità con le ferrovie Fs e quelle di Umbria mobilità, con il servizio su gomma e quello di navigazione, a cui va aggiunta la gestione delle scale mobili. Una sfida importante che punta a presentare tutta la mobilità regionale come un sistema integrato, così da dare al cittadino un servizio unico, più utile, semplice e funzionale”.
LA CESSIONE – LEGGI
Il presidente Caporizzi ha ricordato che ad Umbria mobilità Holding “rimane il personale che si occuperà dell'infrastruttura ferroviaria (45 persone) e quello che gestirà le partecipate, le partite finanziarie e il service per Roma Tpl (12 dipendenti)”. La discussione si è incentrata sul credito vantato dalla società con Roma Tpl. Caporizzi ha spiegato che “il piano di rientro concordato l'anno scorso con Roma Tpl si è bloccato e che dei 20 milioni che dovevano essere restituiti nel 2013 ne sono arrivati solo 6. Ora intendiamo riscrivere l'accordo su basi finanziarie più solide per Roma Tpl anche perché il piano di rientro prevedeva uno sconto, che va rivisto, sugli interessi maturati sui 50 milioni di debito. Questo sarà il lavoro principale di cui si occuperà la Holding, visto che va restituito il prestito che ci ha dato la Giunta, che ha concesso una rateizzazione in 36 mesi”.
“Tra non molto – hanno proseguito i vertici dell'azienda – arriveranno in Consiglio regionale il Piano trasporti e il Piano di bacino. In questi due atti si dovrà decidere il corrispettivo chilometrico per la nuova società. Solo dopo sarà possibile far partire le gara, che prevederà due lotti per dividere il bacino. Una decisione presa dalla Giunta con una delibera in cui ha recepito le indicazione date dall'Antitrust. Dando il via libera all'operazione di cessione del 70 per cento delle quote, infatti, l'Autorità ha ritenuto che il bacino unico è troppo grande”. Infine Viola ha ricordato l'impegno di Busitalia di abbassare l'età media del parco mezzi “che oggi è superiore ai 12 anni e che verrà portato sotto i 10 con il probabile acquisto di 300 autobus nei prossimi anni”. Il Comitato, nella prossima seduta, ascolterà l'assessore ai Trasporti per chiarire alcuni punti sollevati nel corso della riunione.