Manca ormai da sette mesi la figura del garante dei detenuti in Umbria. Il professor Carlo Fiorio, nominato dalla precedente legislatura, ha ormai infatti da tempo esaurito il suo ruolo. La votazione per il successore del professor Fiorio dovrebbe avvenire durante la seduta del consiglio regionale a Palazzo Cesaroni, mercoledì 6 aprile. Nel ricco e fitto ordine del giorno, la presidente Donatella Porzi ha inserito anche questo provvedimento.
Quello del Garante è un organismo che esiste in tantissimi Paesi democratici e richiesto dalle Nazioni Unite. Infatti è un organo indipendente di controllo e di ispezione sui luoghi di detenzione così come previsto da protocolli attuativi del 2002 della Convenzione Onu contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti sottoscritto ma non ratificato dall’Italia.
La discussione di mercoledì arriva, come detto, dopo ben sette mesi di scadenza del lavoro del precedente Garante. “Ulteriori ritardi – avvisa il gruppo dei Radicali, impegnati nella vicenda – rischiano di vanificare il suo lavoro fatto di una rete di supporto, di dialogo e informazione sulla realtà carceraria in Umbria avviando una positiva esperienza di rafforzamento delle garanzie. L’elezione è però a rischio per un altro motivo: la legge prevede per le prime tre votazioni la maggioranza qualificata, dalla quarta votazione la maggioranza assoluta dei consiglieri regionali. Il rischio quindi è che i tempi si possono allungare ulteriormente”. Per ovviare che si crei una situazione di stallo di questo tipo, o che ci siano ulteriori ritardi, i radicali propongono dunque di votare a oltranza. “Sarebbe un buon segnale di interesse dell’Assemblea verso la realtà regionale dell’Umbria”.
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