Altre 8 ore di sciopero, domani (mercoledì 16 settembre), alla Fdc di Umbertide, accompagnate questa volta dal blocco delle merci in entrata e in uscita. Si intensifica dunque la mobilitazione dei lavoratori dell’azienda metalmeccanica, sostenuti da Fiom Cgil e Fim Cisl, contro l’intenzione dell’azienda di andare verso la cessazione dell’attività ed il licenziamento di tutti i dipendenti.
Sindacati e lavoratori, questa mattina in assemblea, hanno contestato duramente la decisione aziendale di non voler ricorrere agli ammortizzatori sociali previsti dalle leggi, che permetterebbero, come spiegano Fiom e Fim in una nota inviata alla direzione aziendale, di usufruire di tempi più lunghi per dare soluzioni positive ai dipendenti.
“È necessario avviare in tempi rapidi una trattativa che coinvolga anche l’azienda terza, interessata a rilevare parte dell’attività – affermano Maurizio Maurizi della Fiom e Gianni Scalamonti della Fim – per riuscire così a garantire un recupero occupazionale che sia il più ampio possibile”. “In assenza di risposte su questo versante – avvertono i sindacati – le iniziative di mobilitazione inevitabilmente proseguiranno e si intensificheranno. Chiediamo anche alle istituzioni locali e regionali, che sono già state informate della situazione, di intervenire in difesa di queste storica azienda di Umbertide”.