OrvietoJazzPortrait, la mostra fotografica che il Comune di Orvieto (Assessorato alla Cultura) ha dedicato all’edizione 2017 di Umbria Jazz Winter in occasione dei primi 25 anni della manifestazione, torna fruibile.
Da oggi (27 dicembre 2018) sarà esposta in via permanente nel Chiostro della Biblioteca Comunale “Luigi Fumi di Orvieto” e sarà visitabile – a ingresso libero – negli orari di apertura della stessa. Un racconto per immagini in 25 grandi pannelli dalla prima edizione alla 25^, narrato attraverso gli scatti di sette fotografi professionisti: Massimo Achilli (curatore del progetto), Giancarlo Belfiore, Riccardo Bianchi, Riccardo Crimi, Marco Nicolini, Pino Ninfa e Pio Scoppola che hanno immortalato protagonisti, concerti, ed interpretato atmosfere ed ambientazioni che hanno reso famosa nel mondo l’edizione invernale di Umbria Jazz nella Città di Orvieto. Documenta la mostra il calendario biennale 2019/2020 disponibile ad Orvieto presso gli spazi merchandising delle sedi del Festival.
Cinque giorni di musica
Più che rodata la sua formula vincente, l’edizione 2018 di Umbria Jazz Winter – la 26^ in programma ad Orvieto dal 28 dicembre 2018 al 1° gennaio 2019 – non tradisce le aspettative del pubblico e dopo la special edition del 25ennale celebrato lo scorso anno, si presenta con un ammiccante cartellone di artisti e concerti che animeranno i cinque giorni fra Natale e Capodanno, che si terranno nelle location più significative del centro storico: il Teatro Mancinelli, il museo “Emilio Greco”, le sale del Palazzo del Capitano del Popolo. Centro storico che si offre nella sua bellezza storico-artistica, architettonica, paesaggistica e di tradizioni enogastronomiche di tutto rispetto. Seguendo il filo del programma di Umbria Jazz Winter # 26, Orvieto sarà il biglietto da visita accogliente di un territorio che va scoperto e goduto in ogni suo angolo, e porta d’ingresso all’Umbria che racchiude in sé tutti i caratteri della metà ideale per trascorrere le feste di Natale e Fine Anno.
Il cartellone di Umbria Jazz Winter 2018 non contraddice come qualità quello dello scorso anno poiché si presenta con tante proposte e progetti interessanti ed alcune esclusive. Nei cinque giorni del festival promette musica, dalla tarda mattinata a notte fonda, senza soluzione di continuità. Ad avvicendarsi saranno i più bei nomi del jazz italiano: Rava, Fresu, Bozzo, Boltro e personaggi di culto del jazz americano esponenti di generazioni diverse: Ethan Iverson, Barry Harris.
Immersi nell’atmosfera unica che ogni anno Orvieto regala al popolo del jazz, quest’anno gli artisti presenti all’evento – quasi tutti residenti, quindi si potranno ascoltare più volte nei cinque giorni della manifestazione – hanno scelto di proporre alcuni aspetti particolari del variegato e attuale universo jazz: attingendo alla sua storia con l’omaggio alla leggenda di New Orleans, la città culla del jazz, alle musiche del cinema italiano, all’arte di Bud Powel pianista e compositore statunitense e al bebop degli anni quaranta, al ricordo di Fabrizio De André a vent’anni dalla scomparsa con uno spettacolo tra jazz e canzone, letture e documenti originali. Progetti diversi e proposti in formazioni diverse.
Se da un lato il programma conferma l’identità di una manifestazione “colta”, non d’élite, il rapporto con la musica resta un profondo e motivato, tanto da cogliere, sempre nel segno della qualità e secondo la filosofia di Umbria Jazz, anche le proposte più “popolari” dei generi musicali che vanno incontro ai gusti di coloro che non sono propriamente specialisti del jazz.
E allora, musica non stop al Palazzo dei Sette e Jazz lunch e Jazz dinner al “Malandrino” e al “San Francesco” dove jazz ed enogastronomia sono di casa. Presenza imprescindibile la band toscana dei Funk Off con le loro coinvolgenti e festose street paradeper le vie del centro storico al ritmo di funky e tradizioni musicali di New Orleans (rivisitate in chiave moderna). Per chi ama far tardi dopo la mezzanotte, ecco le jam session uno dei riti più identitari del jazz fin dalle sue origini, con la resident band: Piero Odorici e Daniele Scannapieco ai sax, Andrea Pozza al piano, Aldo Zunino al contrabbasso e Antony Pinciotti alla batteria, una band di musicisti esperti, che – tutto dal vivo – restituiscono perfettamente il clima infuocato delle jam.
Restano centrali i due momenti che da sempre caratterizzano Umbria Jazz Winter: il Concerto Gospel che segue la Messa di Capodanno in Duomo, quest’anno con la presenza del New Direction Gospel Choir del Tennessee, gruppo fondato nel 1997 da Travis Bryan, oggi uno dei primi cori di gospel riconosciuto a livello internazionale. Il secondo momento caratterizzante Umbria Jazz Winter è la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con tre grandi veglioni in altrettanti locali e con concerti prima e dopo la mezzanotte.
Anche quest’anno Umbria Jazz offre una vetrina di prestigio a due giovani formazioni: la vincitrice del Conad Jazz Contest 2018 ed il Berklee/Umbria Jazz Clinics 2018 Award Group, ovvero gli studenti più promettenti tra quelli che hanno frequentato i corsi estivi del College di Boston.