“A Montefalco si sono registrate 70 mila presenze per l’Agosto Montefalchese; a Bevagna 60 mila per le Gaite; a Trevi 35 mila per il Palio dei Terzieri; a Spello 12 mila per Hispellum; a Gualdo Cattaneo 10 mila per Porchettiamo; a Castel Ritaldi 5 mila circa per il Palio del Fantasma, senza contare i dati della ricca programmazione di Massa Marta, spalmata lungo tutto il corso dell’anno. E nel territorio gianese che si fa? Rispetto a tutto il comprensorio, perdiamo 3-0 a tavolino”. È quanto dichiara Jacopo Barbarito, capogruppo di “Centrodestra per Giano”.
“L’amministrazione comunale è immobile, tranne riproporre meccanicamente ‘Arte nei Castelli’, che tuttavia non innesca un meccanismo economico realmente proficuo per il territorio. Le uniche iniziative avviate solo quelle delle pro loco e delle associazioni, ma manca una regia e un coordinamento in grado di attivare un circuito virtuoso di cui possano beneficiare realmente strutture ricettive, attività della ristorazione ed esercenti. Non bastano le sagre o feste frazionali o le iniziative di una giornata: servono manifestazioni strutturate, ricche di eventi, che si protraggano nel tempo e portino un afflusso di turisti e visitatori sensibile, pari a quello che si registra in tutti i Comuni a noi limitrofi. Ma da noi non c’è nulla che si avvicini agli esempi citati. Eppure abbiamo borghi antichi, una montagna splendida, prodotti tipici e un tessuto sociale che non ha mai fatto mancare il proprio contributo. Per il prossimo anno – conclude Barbarito – è stata annunciata la ripresa della sagra del tartufo a Giano; mi auguro che alle parole seguano finalmente i fatti”.