La strada provinciale Tuderte sarà chiusa tra Spoleto e Castel Ritaldi per rifare un altro ponte, previste strade alternative
Dopo i lavori alla Bruna di Castel Ritaldi, partiranno a breve gli interventi lungo la sp 451 “Tuderte” anche nel territorio comunale di Spoleto, con contestuale nuova chiusura della strada provinciale. Che dopo gli interventi sul ponte della Bruna sarebbero seguiti quelli su un altro ponte, a San Brizio, era stato annunciato lo scorso anno, quando la Provincia di Perugia – che è competente sull’arteria stradale – aveva illustrato il piano previsto sulla sp 451.
Ora è lo stesso ente guidato dalla sindaca di Assisi Stefania Proietti a rendere noti i dettagli su questi nuovi lavori, che prenderanno il via subito dopo le vacanze di Pasqua – quindi ad inizio aprile – e comporteranno la chiusura totale della strada tra Spoleto e Castel Ritaldi per almeno un mese (ipotizzando successivamente per un paio di settimane la riapertura a senso unico alternato). La durata stimata totale dei lavori è di circa 45 giorni.
Nei giorni scorsi si è tenuto un vertice sull’intervento tra Provincia di Perugia e Comune di Spoleto, nel quale si è concordata la viabilità alternativa da percorrere durante la chiusura della Tuderte.
“Sono stati concordati percorsi e fermate del trasporto urbano e extraurbano – hanno detto la presidente della Provincia Stefania Proietti e la consigliera delegata alla viabilità Erika Borghesi – per garantire il servizio all’utenza, in modo da non creare disservizi. In particolar modo la Provincia di Perugia si è fatta carico di assicurare il trasporto scolastico, lavorando in sinergia con il gestore del servizio TPL. Attualmente la ditta appaltatrice sta già lavorando sotto il ponte per ripulirlo dalla vegetazione, preparare il cantiere e presto fornirà il crono programma operativo per l’esecuzione dei lavori come da progetto. A maturazione del calcestruzzo, dopo circa 30 giorni dalla posa in opera, si potrà forse riuscire a riaprire la strada a senso unico alternato in modo da diminuire i disagi per la cittadinanza”.