Polemiche dopo le dichiarazioni dell’assessore Claudio Zucchelli sulla gestione e manutenzione della strada provinciale SP451
Non si spengono le polemiche dopo l’ultimo consiglio comunale e a finire nel mirino dell’opposizione questa volta sono le dichiarazioni dell’assessore Claudio Zucchelli sulla gestione e manutenzione della strada provinciale SP451 che attraversa il quartiere di San Venanzo, quella che collega Spoleto a Castel Ritaldi.
Zucchelli per la verità aveva sentito di dover intervenire al posto dell’ammalato assessore competente Angelo Loretoni (chiamato più volte Cretoni, confondendolo forse con l’ex assessore al personale Alessandro “licenziato” da De Augustinis a febbraio scorso o con il presidente del consiglio Sandro Cretoni) precisando che: “quel pezzo di strada è in contestazione da tempo tra comune e provincia, ciascuno afferma che la competenza è dell’altro, in quanto attraversa un complesso di case che non è chiaro se ha qualifica di centro abitato. Il centro abitato è definito come insieme di case non inferiore a 25. Conteggio complicato dal fatto che gran parte di quelle case sono abusive perché costruite su terreno demaniale”
L’affondo di Fd’I e la risposta della Provincia
“Parlare della frazione di San Venanzo quale complesso di case alla quale non è chiaro se sia attribuibile la qualifica di centro abitato è davvero apocalittico. Associare la frazione di San Venanzo quale nucleo di 25 case gran parte delle quali abusive perché costruite su terreno demaniale è un’offesa ad una importante comunità cittadina, ad una parte di città che negli ultimi anni è stata interessata da un’elevata crescita demografica oltre che un’offesa a tutti quegli spoletini che hanno voluto investire i propri sacrifici ed i risparmi di famiglia e di una vita di lavoro per sviluppare e far crescere una delle zone ad oggi maggiormente popolate della città” scrivono il capogruppo Fd’I Stefano Polinori e il coordinatore comunale Michele Leoni.
“L’inaugurazione di qualche settimana fa dell’oratorio adiacente la chiesa parrocchiale certamente rappresenta il valore di tale comunità. Invitiamo pertanto l’assessore Zucchelli a fare un giro per la nostra città, conoscerla, per poi approfondire le varie problematiche e criticità al fine di individuare le migliori soluzioni ed opportunità. In merito alla richiesta del Comune di Spoleto al settore viabilità della Provincia di uno studio per la realizzazione di un marciapiede, il consigliere provinciale di FdI, Jacopo Barbarito, interessato anche da alcuni consiglieri comunali della problematica, ha presentato un’interrogazione proprio per far luce sulle responsabilità dei vari enti, alla quale nel consiglio del 20 ottobre ha risposto il consigliere delegato Gino Emili affermando come “la progettazione e realizzazione di marciapiedi all’interno di centri abitati rientri nelle competenze dei Comuni, come pure l’illuminazione pubblica e la segnaletica stradale, tra cui i semafori”, mentre la Provincia si può occupare di “potature, integrazione della segnaletica verticale e potenziamento dei catarifrangenti per rendere gli alberi più visibili di notte”. Pertanto piuttosto che fomentare ancora una volta polemiche, strumentalizzazioni e contenziosi tra enti con inutili lezioni di giurisprudenza su competenze e altro, invitiamo l’amministrazione comunale ad approfondire ancora il tema con gli uffici della Provincia al fine non solo di risolvere il problema ma anche ad individuare protocolli d’intesa così come avvenuto nel 2015 per lavori dedicati alla messa in sicurezza e miglioramento della viabilità venendo incontro anche a quelle che sono le esigenze rappresentate dalla comunità di San Venanzo”.
Ac e Sp “chiedete scusa e dimettetevi”
Durissima la nota dei consiglieri Profili, Frascarelli e Settimi (Spoleto popolare e Alleanza civica) che arrivano a chieder le dimissioni degli assessori. Leggiamo: “Lui è peggio di me”, chissà se Celentano si era ispirato alla nostra giunta nella scelta del titolo. Certo che no; ma tra l’Assessore Zucchelli e l’Assessore Loretoni il titolo sembra molto appropriato a loro.
Difficile stabilire chi è il peggiore. Nell’ ultimo Consiglio Comunale è stato affrontato il problema relativo alle opere pertinenziali, cioè della mancanza dei marciapiedi della strada “Tuderte” nel centro abitato di San Venanzo.
Entrambi hanno dato spiegazioni errate non sapendo che è competenza del Comune la loro realizzazione.
Loretoni, non sapendo che la competenza era del Comune, scaricava la colpa sulla Provincia, l’assessore Zucchelli invece ha dato la colpa ad un contenzioso. Sarebbe interessante capire con chi; forse con la giunta comunale stessa, che da codice della strada individua i centri abitati?
Quanta improvvisazione! Secondo le sue dichiarazioni l’area oggetto dell’intervento potrebbe non essere un centro abitato, in quanto, per
essere considerato tale ci dovrebbero essere più di 25 case, e possibilmente non dovrebbero essere abusive.
Quindi, secondo l’assessore Zucchelli, San Venanzo non avrebbe le condizioni previste dalla legge, perché, considerato che e’indubbio che le case sono più di 25, la maggior parte delle case sarebbero abusive.
Caro Assessore questo significa solo una cosa, chiaramente lei non conosce San Venanzo, e parla di abusivismo diffuso come si suol dire ” a vanvera” , offendendo chi con sacrificio si è costruito una casa.
In più, a questo punto ci sorge il dubbio che ignori, anche le carte del comune, più precisamente una scheda del PRG, dove quella area è delimitata come centro abitato. Francamente ad un’assessore la città chiede una conoscenza approfondita, diversamente potrebbe farne anche a meno. Consigliamo: chiedete scusa agli abitanti di San Venanzo e DIMETTETEVI”.