E’ stata una giornata “pesante” quella di ieri per la Giustizia a Spoleto. E, non di meno, per i cittadini, parti lese e non. Su 21 processi previsti in agenda infatti, sono stati ben 11 quelli conclusisi con la prescrizione. Un dato che denuncia in modo inequivocabile anche la carenza d’organico a cui è costretto da tempo il Tribunale di Spoleto. Una situazione che vanifica, giorno dopo giorno, l’opera degli inquirenti. Fra gli altri è stato prescritta l’ipotesi d reato di truffa nei confronti di una commercialista spoletina imputata d aver truffato più di 200 persone. Stessa sorte per una dipendente comunale di Campello accusata di assentarsi dal posto di lavoro.
Non è stata invece neanche avviata l’udienza che vedeva sul banco degli imputati Aurelio Fabiani, l’ex capogruppo in consiglio comunale di Casa Rossa, imputato per aver offeso il decoro e l’onorabilità dell’ex direttore generale di Spoleto, Roberto Americioni. I fatti risalivano a 6 anni fa quando sul giornalino dell’associazione politica era apparso un articolo, ripreso poi da un quotidiano online, nel quale il conigliere comunale attaccava frontalmente l’ex Giunta Brunini lasciandosi andare a giudizi diffamatori nei confronti del city manager. Che, rivoltosi all’avvocato Massimo Marcucci del foro di Spoleto, aveva querelato Fabiani. Il processo sarebbe dovuto cominciare appunto ieri ma poco prima dell’avvio, Fabiani ha rilasciato una lettera di scuse all’ex dirigete “la cui professionalità e onorabilità non sono mai state messe in discussione”. Per Americioni è stato più che sufficiente per ritirare la querela.
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Tribunale, prescritte metà delle cause. Americioni ‘perdona’ Fabiani
Mer, 25/01/2012 - 15:20