“Per Città di Castello, così come altre sedi di sezioni distaccate di Tribunale, si presen-ta la possibilità di mantenere in loco un’attività giudiziaria, che compensi l’impatto della soppressione degli uffici su cittadini ed imprese, grazie ad una norma di legge in base alla quale è possibile mantenere la disponibilità degli immobili, ufficialmente chiusi, il tempo necessario all’entrata a regime della nuova geografia giudiziaria” dichiara il sin-daco tifernate Luciano Bacchetta, annunciando che “in un incontro avuto ieri con la presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale Fernanda Cecchini, abbiamo confermato la disponibilità del pa-lazzo del Tribunale per gli usi connessi all’amministrazione della giustizia e chiesto di rappresentare questo orientamento alle autorità preposte; da parte sua la presidente ha concordato sull’opportunità aperta dalla fase transitoria della riforma e ha dichiarato che si farà interprete di questa posizione, comune anche ad altri territori, presso i referenti ufficiali”.
Una questione quella della sede del Tribunale nella città tifernate, sulla quale si era espresso nei giornai scorsi anche il consigliere regionale di opposizione Lignani Marchesani: “Abbiamo rispetto per le decisioni che nella sua indipen-denza vorrà prendere il Consiglio giudiziario presso la Corte di Appello di Perugia ma e' bene sottolineare come la sezione distaccata di Citta' di Castello abbia a tutt'oggi un carico di lavoro superiore ad alcuni Tribunali e a tutte le altre sezioni distaccate umbre e rappresenti un indotto economico irrinunciabile oltre che un servizio necessario per i cittadini.
Auspichiamo quindi che la Giunta regionale faccia proprie anche le istan-ze di Citta' di Castello e non solo quelle legittime di Gubbio e Todi e che per la nostra citta' si mobilitino tutte le sue rappresentanze istituzionali”