Terremoto politico a Trevi, dove la giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Bernardino Sperandio, perde l’assessore al Bilancio Gianluca Tribolati.
La notizia, la rende pubblica tramite un post sulla personale bacheca Facebook lo stesso Tribolati, lo scorso 27 gennaio Festa del Santo Patrono Emiliano.
Qualche riga velenosa sul social network e l’addio all’esperienza amministrativa trevana è servito: anche se non mancheranno scosse di assestamento, basti pensare alla ventilata nomina di un nuovo vicesindaco al posto dell’attuale braccio destro del primo cittadino, Stefania Moccoli.
Ecco, riportate integralmente le dichiarazioni dell’ormai ex assessore Gianluca Tribolati.
“Dopo due anni e mezzo passati come Assessore al Bilancio e S.E. al Comune di Trevi è giunto il momento di andarsene. Ieri le dimissioni, due le motivazioni: la prima visioni diverse nel partito che rappresentavo (Psi) il quale ricordo non era riuscito ad eleggermi in consiglio. La mia vicinanza al gruppo Socialisti & Democratici (interno al pd) non è piaciuto. Secondo la forte divergenza con l’assessore ai lavori pubblici (a giorni vice Sindaco) e il suo responsabile di servizio circa le spese sostenute per ingenti lavori urgenti negli ultimi giorni dell’anno. Quindi la decisione di lasciare dopo l’ira dell’assessore nei miei confronti. Liquidato dal Sindaco con “Grazie per la collaborazione” e stretta di mano.
Le dimissioni hanno scatenato le reazioni delle opposizioni, che hanno attaccato frontalmente l’amministrazione di Bernardino Sperandio.
Secondo il Nuovo Centro Destra: “era troppo facile prevedere questa fine ingloriosa – scrivono Mirko Menicacci ed Elia Pietrolati, rispettivamente vice coordinatore provinciale e coordinatore comunale – sarebbe troppo facile polemizzare sull’estrazione politico-culturale dell’assessore dimissionario che, era evidente a tutti, mal si integrava con la maggioranza di sinistra; oppure sulla forzatura operata dal sindaco che lo ha comunque nominato assessore, nonostante la mancata elezione in consiglio comunale. Nè vogliamo pensare – sottolineano i due alfaniani – a quante volte la litigiosità interna alla giunta abbia ingessato l’azione amministrativa a discapito dei cittadini. Rifuggiamo queste polemiche sterili, ma siamo irremovibili su una richiesta di spiegazioni sui fantomatici ingenti lavori urgenti degli ultimi giorni dell’anno che hanno causato divergenze tra gli assessori Tribolati e Pallucchi, poi sfociate nelle dimissioni”. Per il Nuovo Centro Destra “è fondamentale che le poche risorse a disposizione siano utilizzate in modo assolutamente efficace. Non sono più permessi lavori pubblici a favore di qualche amico da accontentare – concludono Manicacci e Pietrolati – nè fare quello che non sia assolutamente necessario per il bene della collettività”.
Prendono posizione sulla vicenda anche le consigliere Maria Zappelli e Elisa Crispignoli del gruppo Fare per Trevi dicendosi “sorprese per l’accaduto” ed “esprimendo la loro solidarietà a Tribolati”.
“È stato uno dei pochi che ha saputo creare vero confronto e partecipazione in seno alla commissione bilancio pur nel rispetto delle diverse posizioni politiche – scrivono in una nota stampa – ha sempre accolto le proposte presentate dall’opposizione e fornito chiarimenti ogni volta che gli sono stati chiesti. La diatriba creatasi fra l’ormai ex assessore Tribolati e la giunta di centrosinistra, sottolinea quanto quest’ultima, per ottusità politica, si sia privata di una valida professionalità che era riuscita a create un dialogo costruttivo con l’opposizione, nell’interesse di Trevi. Esprimiamo pieno sostegno e appoggio alla decisione presa da Tribolati – concludono Zappelli e Crispignoli – sicuramente presenteremo un’interrogazione per capire cosa ha spinto l’assessore a tale scelta”.
