“Da Glenn Miller a Jovanotti” è il titolo del concerto che il trombettista Luca Marianini e la sua Pieve Jazz Big Band terranno martedì sera a Trevi nell’ambito della nona edizione del Voodoo Music Festival, con inizio alle ore 21.30 nel suggestivo scenario del giardino di Villa Fabri.
Già dal titolo, la serata evoca il percorso poliedrico e ricco di esperienze di uno dei più eclettici musicisti italiani, che nella sua ultraventennale carriera ha saputo spaziare fra i generi più diversi, dalla musica sinfonica al pop ed al jazz.
Dopo una formazione classica presso l’Istituto Mascagni di Livorno, dove si è diplomato nel 1986, Marianini ha mosso i primi passi nell’Orchestra Giovanile Italiana, poi in quelle del Maggio Musicale Fiorentino e della Fenice di Venezia, dove ha suonato sotto la direzione, fra gli altri, di Riccardo Muti, Zubin Mehta e Daniel Oren. A partire dal 1991 ha cominciato a frequentare i palcoscenici del jazz nazionale ed internazionale, suonando con big del calibro di Steve Coleman, Carla Bley, Steve Lacy, Lee Konitz, Enrico Rava, Paolo Fresu; poi si è dedicato al pop, suonando stabilmente con i Dirotta su Cuba (dal 1995 al 2002) ed accompagnando i tour di Sergio Caputo, Jovanotti, Bandabardò, Biagio Antonacci, Gino Paoli; ha anche partecipato al “Pavarotti and Friends” nel 2002 accompagnando Grace Jones. Nel 2004 l’omaggio a Glenn Miller con l’All Times Orchestra e la collaborazione con Jovanotti per l’album “Buon sangue”, nel 2005 il tributo ad Harry James, nel 2006 l’incisione del disco da solista “Duckstep”, uscito in tutto il mondo per l'etichetta Drycastle Record.
Con la Pieve Jazz Big Band, un ensemble che al completo può raggiungere i venti elementi, Marianini ha suonato al fianco di Fabrizio Bosso, Nico Gori ed altri fra i più noti jazzisti italiani.